“Archeomedsites”

E' un progetto di valorizzazione culturale che vede impegnata anche l'Università di Sassari

L’Università degli Studi di Sassari, con il Dipartimento di Storia, Scienze dell’Uomo e della Formazione, parteciperà al Progetto “Archeomedsites. Safeguard, valorisation and management quality. Use of the management models for the archeological sites and urban contexts”. Si tratta di un progetto di cooperazione transfrontaliera per la valorizzazione del patrimonio culturale nel Mediterraneo, il cui capofila è il MIBACT (Ministero dei Beni e della Attività Culturali e del Turismo) e che coinvolge numerosi partner organizzatori e associati italiani ed internazionali.

Archeomedsites include, nell’ambito della cooperazione internazionale in tema di gestione e valorizzazione delle aree archeologiche e dei contesti urbani, sei siti distribuiti tra il Libano (Tiro: Al Bass e City State), la Tunisia (Cartagine e Kerkouane), la Sardegna (Monte Sirai Carbonia e Cagliari) e la Campania (Paestum e Velia). L’Università di Sassari, sotto la direzione del referente scientifico dott. Michele Guirguis, si occuperà in particolare del coordinamento dell’analisi strategica sui siti archeologici nelle diverse aree di intervento e organizzerà laboratori didattici transfrontalieri nei cantieri archeologici. Il Progetto verrà presentato nel corso della conferenza stampa che si terrà martedì domani, alle ore 11:30, presso l’Associazione della stampa estera, in via dell’Umiltà 83/c a Roma. Alla dott.ssa Anna Catte, Direttore Generale dell’Ufficio dell’autorità di gestione del Programma ENPI CBC MED della Regione Sardegna e alla dott.ssa Maria Grazia Bellisario, Dirigente della Direzione Generale per il paesaggio, le belle arti, l’architettura e l’arte contemporanea e Responsabile del Progetto Archemedsites, sarà affidato il compito di presentarlo e di illustrarne i contenuti e le finalità.

A seguire interverranno il dott. Andrea Meloni, Direttore Generale per la Promozione Sistema Paese del Ministero degli Affari Esteri; il dott. Adnan Louihichi, Direttore Generale dell’Istituto Nazionale del Patrimonio di Tunisi; il Ministro della Cultura del Libano, Remon Areiji, che si collegherà in diretta video da Beirut e i rappresentanti delle Istituzioni e delle Organizzazioni Partner del Progetto, tra cui l’Università degli Studi di Sassari, i Comuni di Firenze, Siena e Carbonia, le Soprintendenze per i beni archeologici per le Province di Salerno, Avellino, Benevento e Caserta e per le Province di Cagliari e Oristano e Federculture, Ricerca e Cooperazione. Saranno inoltre presenti i rappresentanti dei Partner associati: il Centro Universitario Europeo per i beni culturali, l’Istituto Superiore sui sistemi territoriali per l’innovazione, l’Ente Parco Nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni, l’ICCROM (International Center for the Study of the Conservation and Restoration of Cultural Property), Italia Nostra Onlus, il Comando dei Carabinieri per la tutela del patrimonio culturale e il Dipartimento di Ingegneria civile, ambientale e architettura dell’Università di Cagliari. Modererà l’incontro il giornalista Roberto Zichittella. Il kick-off meeting a Paestum.

Il Progetto prenderà ufficialmente il via nelle giornate di giovedì 3 e venerdì 4 aprile con il primo kick-off meeting (incontro di avvio) che si terrà a Paestum e al quale parteciperanno anche il dott. Michele Guirguis dell’Università di Sassari insieme all’avv. Antonfranco Temussi . “Archeomedsites” ha ricevuto un finanziamento di due milioni di euro, nell’ambito del Programma ENPI CBC MED (European Neighbourhood and Partnership Instrument for Cross Board Cooperation in the Mediterranean) dell’Unione Europea. Obiettivo generale del Programma è quello di promuovere il processo di cooperazione armoniosa e sostenibile nel bacino del Mediterraneo, e di sostenere progetti di cooperazione transfrontaliera tra i Paesi aderenti, nei settori dello sviluppo socio-economico, della sostenibilità ambientale, della mobilità delle persone, dei beni e dei capitali, del dialogo culturale e della governance locale.

Redazione, 31 Marzo 2014