Valdo Di Nolfo sull’appalto della legge 162 sulle disabilità

Leggo preoccupato la richiesta dell’ex sindaco Tedde per un nuovo appalto sul servizio di assistenza per le persone diversamente abili. Sono preoccupato per il consigliere Tedde: la mancanza di potere gli sta annebbiando la memoria. Non ricorda più come si arrivò a quella deliberazione consiliare. Mi sembra giusto aiutarlo a ricordare.  Fino al 2011 i nostri concittadini fruitori della legge 162/98 venivano assistiti da una cooperativa sociale. Ogni anno veniva indetto un bando sulla base dei piani personalizzati approvati dalla Regione e dei relativi finanziamenti. In seguito la giunta Tedde decise che quella strada non era più valida: niente più assistenza indiretta tramite la cooperativa, niente più bando, niente ruolo di garanzia e sostegno da parte del pubblico.

Non solo, l’assessore delegato dall’ex sindaco Tedde firma anche un documento in cui giustifica la scelta sulla base di fantomatiche inefficienze di tutte le operatrici socio sanitarie della cooperativa. Fantomatiche perché altrimenti non si spiegherebbe la ragione per cui quasi tutte le famiglie dopo l’imposizione del passaggio all’assistenza diretta hanno comunque scelto la stessa cooperativa e le stesse operatrici. Andiamo avanti. Siamo a gennaio 2011: la C.G.I.L. Funzione Pubblica scrive proprio all’allora sindaco Tedde chiedendogli un incontro urgente con l’obbiettivo di bloccare la scelta della giunta da lui guidata di non andare a bando. Scelta che avrebbe (e in effetti ha) prodotto “uno scenario disastroso per tutte le lavoratrici, che da anni lavorano nel servizio, e anche una diminuzione importante rispetto alla possibilità di scelta per le famiglie dei disabili”. Contro quello scenario disastroso si è lottato, le famiglie dei disabili e le operatrici fuori da via Columbano con manifestazioni e sit -in, il sottoscritto dentro le istituzioni, dapprima richiedendo, insieme ai colleghi d’opposizione, la convocazione ( Febbraio 2011) della Commissione Consiliare competente per rompere il silenzio assordante sulla questione e in secondo momento attraverso una mozione (Marzo 2011) che impegnava il l’amministrazione Tedde a esperire entro una settimana la gara d’appalto. La delibera citata nel comunicato stampa di Tedde & Co. (n° 27 del 21.04.2011) è su un testo che sostituisce proprio quello presentato dal sottoscritto e che fu una mediazione per arrivare al voto unanime del consiglio (in allegato la mozione approvata nella quale si può leggere chiaramente la sostituzione del testo). L’impegno era per l’anno 2011/2012.

La giunta precedente, composta proprio da Tedde, Martinelli, Pais e Ballarini si è infischiata della volontà dei rappresentanti dei cittadini, della tutela dei diversamente abili e delle lavoratrici. Per fortuna i quattro ora siedono tra i banchi dell’opposizione e Alghero ha finalmente una maggioranza ed un’amministrazione di centrosinistra che sa cosa vuol dire tutela dei più deboli e dei lavoratori. Il modus operandi di quest’amministrazione ha come punto cardine la partecipazione e la condivisione. Per questo motivo in questi pochi mesi abbiamo incontrato più volte le operatrici, i loro rappresentanti sindacali e le famiglie, con loro abbiamo instaurato un dialogo costruttivo e costante che punta proprio al ritorno alla gestione indiretta cancellata dalla giunta Tedde.

21 Novembre 2012