Strade dell’agro, parla la presidente del Comitato Zonale Nurra

"La nostra posizione è sempre stata chiara: acquisizione dei beni in capo all’amministrazione comunale accompagnata dalle risorse finanziarie per la loro manutenzione straordinaria e impegno preciso per la manutenzione annuale, senza nessun artifizio burocratico in capo ai cittadini".

“Nella seduta del consiglio comunale di ieri 17 dicembre non si è discusso delle strade dell’agro non per aver recepito il nostro appello di rinvio del provvedimento dopo attenta discussione con il territorio, ma per una mera mancanza di tempo.   Abbiamo sempre chiesto che qualsiasi atto amministrativo, che possa incidere sulle tasche degli abitanti del territorio, venga portato in consiglio comunale solo dopo un’attenta ed ampia discussione con chi vive e lavora nei luoghi oggetto del provvedimento e non solo per prese di posizione partitiche che poco o nulla rappresentano gli abitanti stessi”. Sono le parole di  Tiziana Lai, presidente del Comitato Zonale Nurra.

“La posizione della maggioranza consiliare, – scrive Lai – spinta dai loro referenti nel territorio Mario Nonne e Mimmo Pirisi, rimane la stessa: portare il provvedimento di assunzione delle strade dell’agro in capo all’amministrazione comunale per poi “rigirarle” pari pari ai cittadini con la formula della riclassificazione in strade consortili, vicinali o extraurbane. E non vale certo a tranquillizzare i cittadini il sapere che i due consiglieri Nonne e Pirisi vogliano proporre emendamenti per tentare di edulcorare il tutto, che verranno certo respinti perché in contrasto con la norma generale”.

“Sanno bene infatti che il provvedimento non potrà passare se non come confezionato dagli uffici, perché per poterla assumere  diversamente l’amministrazione comunale deve necessariamente essere già in possesso dei fondi per la loro gestione e manutenzione. Senza girarci attorno è questo quello che dice la norma, ribadita peraltro in varie sentenze della Corte dei Conti. La nostra posizione è sempre stata chiara: acquisizione dei beni in capo all’amministrazione comunale accompagnata dalle risorse finanziarie per la loro manutenzione straordinaria e impegno preciso per la manutenzione annuale, senza nessun artifizio burocratico in capo ai cittadini”.

“Dunque è chiaro che è ora di iniziare a confrontarsi seriamente con il territorio e con l’amministrazione Regionale senza se e senza ma, ma soprattutto senza nascondersi dietro al paravento dello scarico della responsabilità su altri. In alternativa è ora che i nostri politici che tentano di decidere per noi senza condivisione si assumano la propria responsabilità politica per le scelte fatte in altre sedi, che non sono certo il tavolo di confronto con il territorio, avendo peraltro il coraggio di ammettere che si sta facendo la gara per mettersi la medaglia del risultato che però, è bene ricordarlo, è un risultato a danno dei cittadini e delle casse comunali”.

“Allora ribadiamo anche oggi che sarebbe opportuno non insistere su questa nefasta via e chiediamo di non portare il provvedimento in aula giovedì 19 dicembre. Invitiamo caldamente l’amministrazione a convocare un’assemblea pubblica per chiarire e spiegare bene ai cittadini le ragioni delle sue  scelte e le possibili alternative. Noi saremo di supporto offrendo tutta la nostra collaborazione ma saremo anche attenti e vigili per adempiere con la giusta informazione nel caso l’amministrazione si tirasse indietro sulla condivisione con il territorio o peggio domani proceda come richiesto dai due consiglieri di maggioranza” – conclude Lai.

19 Dicembre 2018