Presentata la rete di boutique marchiate Cannabisquare

Dopo il successo di un punto vendita h24 di prodotti a base di cannabis light aperto in maggio in via Amendola, a Sassari, l’imprenditrice sassarese Laura Cosentino, dà vita a CannabiSquare, una rete di boutique dove troveranno posto, tra gli altri, i prodotti tipici sardi.

È rinata. Una grave forma di artrite reumatoide l’aveva praticamente costretta all’immobilismo. Consulti medici, cure, analisi, controlli, farmaci. Niente. Nessun risultato. La situazione si era aggravata al punto da non sapere più a chi rivolgersi. Guidata da due medici che non l’hanno mai abbandonata e affiancata dal marito e dalla sua famiglia, è finita nelle mani giuste. Quelle del neuropsichiatra Alfonso Mastropietro. È considerato un luminare in tema di Alzheimer e di altre malattie neurodegenerative. Ma nel suo dividersi tra Londra e Torino è diventato un pioniere internazionale delle cure a base di cannabis terapeutica.

Arrivata sino a lui, a Torino, con un carico di scetticismo, pregiudizi e disperazione, come se per lei fosse un’ultima spiaggia, è tornata a una vita assolutamente normale. Di quel problema così invalidante con cui comunque deve convivere, oggi non porta alcun segno. Anzi, il suo dinamismo e il suo entusiasmo non farebbero pensare a niente del genere. Laura Cosentino è di Sassari, ha 40 anni e nella vita fa l’imprenditrice. Quel che di straordinario le è successo nella vita negli ultimi due anni lo vuole capitalizzare. Almeno da tre punti di vista.

Il primo è quello di una donna che ha ritrovato la salute, vuole essere testimonial di un mondo fatto di ricerca, di cure, di scoperte, di percorsi farmacologici e sanitari di cui si sa pochissimo e sui gravano pesantissimi pregiudizi, frutto di retaggi culturali ancora lontani dall’essere sconfitti. Il secondo è quello di un’imprenditrice che, spinta dalla curiosità per un mondo che le ha letteralmente cambiato la vita, è entrata in contatto con una filiera commerciale basata su prodotti ad altissima salubrità e ad altissima capacità nutrizionale. Il terzo è quello di una che nella vita si occupa di selezione, commercializzazione ed export di prodotti tipici sardi d’eccellenza attraverso Janas Food, la realtà imprenditoriale di cui è cofondatrice e socia. Di una che per passione e per attitudine ha studiato alla scuola del Gambero Rosso, acquisendo il titolo finale di Chef Gambero Rosso.

Laura Cosentino ha una sconfinata passione per la cucina, per i prodotti di qualità, per le identità alimentari, per i cibi della tradizione. Oggi lavora alla loro evoluzione, alla loro rilettura attraverso la contaminazione con un mondo fatto di materie prima ad altissimo potenziale nutritivo, ma meno grassi e meno nocivi. Più sani, in senso lato. Perché non bisogna mai confondere due concetti che è bene tenere distinti: quello di cannabis terapeutica, di cui si occupano solo la scienza e la medicina, e quello di cannabis light, naturalmente alleggerita del thc, il principio psicotropo che rende la pianta uno stupefacente.

Tutto questo oggi si trasforma in CannabiSquare. Cos’è? Una linea di prodotti? Una catena commerciale? Un network di centri informativi? Una serie di boutique che cavalcano l’ultima moda del salutismo, alimentare e non? Impossibile ricondurre il progetto imprenditoriale a una sola di queste categorie, perché CannabiSquare è tutte queste cose messe insieme. CannabiSquare è la sfida imprenditoriale che Laura Cosentino rivolge al passato, al presente e al futuro. Sarà anzitutto un presidio informativo per chi sta affrontando il suo stesso calvario, con la possibilità di indirizzarli correttamente e doverosamente verso i centri specializzati, senza la pretesa di sostituirsi o di sovrapporsi a medici, scienziati e farmacisti, tanto per intenderci.

CannabiSquare sarà anche una boutique in cui l’acquisto di prodotti a base di cannabis light può essere fatto in modo consapevole, attraverso i consigli e le indicazioni di personale adeguatamente formato, preparato a fornire tutte le informazioni del caso. Ma sarà anche una finestra verso il progetto più ambizioso in assoluto: la creazione di una filiera sarda di prodotti agroalimentari artigianali a base di farina di canapa e semi di canapa alimentari, dalla produzione della materia prima alla sua trasformazione, passando per la commercializzazione.

Insieme alle eccellenze della produzione isolana, negli store troveranno spazio anche prodotti tipici dell’identità aimentare italiana, rivisitati con l’uso di farina e semi di canapa, sulla cui salubrità alimentare e completezza nutrizionale c’è sempre più letteratura scientifica. Lo sviluppo della filiera di CannabiSquare coinvolge agronomi, nutrizionisti e altre figure professionali altamente specializzate, e aziende artigianali sparse per la Sardegna di prodotti tipici: formaggi, salumi, dolci, pane carasau e olio.

Da oggi il logo contraddistinguerà una rete di boutique di prodotti a base di cannabis light. Nel pomeriggio, aprirà i battenti a Sassari la prima, in via Amendola 8. A stretto giro seguirà l’apertura in piazza Santa Maria 41, ma la rete si estenderà presto a Cagliari, Torino e Milano, per arrivare poi in Europa, iniziando da Barcellona. Per dirla con le parole della diretta interessata, «la mia è una storia che inizia male e finisce bene, dall’esperienza che ho vissuto è nata l’idea imprenditoriale, che sfida anzitutto stigmi culturali, eccessi di burocrazia e diffidenze». Avvicinatasi al mondo della cannabis legale dopo aver sperimentato quella terapeutica, «ho deciso di affrontare pregiudizi e disinformazione – dice – dopo il successo dell’h24 inaugurato in maggio a Sassari, in via Amendola, siamo pronti».

Essere pronti significa anche sapere di dover combattere la diffidenza. «Vale anche in campo medico, sulle terapie a base di cannabis resistono forti pregiudizi», conferma Alfonso Mastropietro. «Il percorso per arrivare a classificarli come integratori alimentari a scopo terapeutico è ancora lungo, ancora serve la ricetta galenica», spiega. «Da anni si prescrivono antidolorifici a base di oppio – aggiunge Mastropietro – serve un cambio di passo culturale anche per la cannabis». Nell’ultimo anno, la battaglia di Alfonso Mastropietro allo scetticismo ha restituito migliori condizioni di vita a 150 pazienti. Una è Laura Cosentino, che raccoglie il testimone e lancia la sua sfida imprenditoriale.

10 Novembre 2018