Poic, si infiamma lo scontro tra Pais e la maggioranza

Il consigliere di Forza Italia, attraverso una nota, replica alle dichiarazioni dei capigruppo di maggioranza in merito all'impugnazione del regolamento

Prosegue lo scontro tra Michele Pais e l’amministrazione comunale sui Poic, progetti operativi per l’Imprenditorialità Comunali che l’Assessorato al Lavoro della Regione Sardegna finanzia con 9 milioni di euro. Il consigliere di Forza Italia, attraverso una nota, replica alle dichiarazioni dei capigruppo di maggioranza in merito all’impugnazione del regolamento (LEGGI).

Leggendo l’ultimo comunicato stampa firmato, ma non scritto, dai capigruppo di maggioranza (e da alcuni neanche letto), gli aggettivi che mi ha richiamato sono essenzialmente due: spregevole ed ignobile. Un comunicato stampa che, letto in filigrana, evidenza chiaramente il tratto del mandante e del suo sempre più crescente nervosismo ed intolleranza a qualsiasi critica che, ormai, avverte come atti di lesa maestà. E dispiace vedere i Consiglieri comunali di maggioranza essere trattati, o meglio, utilizzati come meri esecutori d’ordine. Ed è per questa ragione che risponderò direttamente al mandante, posto che non pochi colleghi consiglieri di maggioranza mi hanno chiamato per scusarsi personalmente di un documento portato loro alla sola firma.

Ma veniamo al comunicato stampa spregevole ed ignobile.
1) Innanzi tutto mi viene risposto, a mezzo stampa, ad un atto endoprocedimentale e di carattere squisitamente tecnico che, volutamente, non ho dato alla stampa, mai pubblicato ma che, stranamente, acquisisce rilevanza pubblica con un chiaro unico intento… dileggiare, provocare ed offendere chi, come me, cerca di svolgere il proprio ruolo di Consigliere non riscaldando la sedia ma studiando e attuando le prerogative (e adempiendo ai doveri) che da questo discendono. Come il sottoscritto possa essere “accecato dal desiderio di visibilità” rispetto ad un atto MAI mandato alla stampa, appare essere un esercizio assai difficile anche solo da immaginare. Spregevole.
2) Si cerca di indurre i cittadini a credere che il mio unico intento sia quello di far perdere il finanziamento dei POIC ad Alghero. La cosa, se non fosse ignobile, farebbe proprio ridere posto che, come è ben noto, solo a seguito della mia segnalazione sul concreto ed imminente rischio di essere esclusi dal finanziamento, l’Amministrazione siacorsa a predisporre, nel weekend del primo maggio, una modifica arraffazzonata del Regolamento Poic. Se il mio intento fosse stato solo quello di gettare fango sull’amministrazione o quello di acquisire visibilità personale in danno alla Città, avrei evitato di allertare l’amministrazione dell’imminente e concreto pericolo al quale ha potuto, in extremis, porre rimedio. Ignobile.

In realtà, quali sono i motivi, politici e tecnici sottesi al preavviso di impugnazione e quali i suoi effetti concreti? Il primo motivo è la presenza nello stesso Regolamento di una immotivata sperequazione tra imprese esistenti e nuove imprese. Infatti, mentre per le prime, viene previsto uno “sgravio” dei tributi comunali per 36 mesi, per le nuove imprese lo sgravio arriva a 60 mesi. Una disparità di trattamento assolutamente illegittima ed odiosa, che vede penalizzati immotivatamente tutti gli operatori economici esistenti e che hanno resistito eroicamente agli effetti devastanti della crisi in essere, e che magari risultano in difficoltà proprio per l’eccessiva pressione tributaria. L’emendamento da me predisposto, teso ad equiparare tutte le imprese, vecchie e nuove, in un’ottica di giustizia sostanziale, è stato respinto. Il secondo motivo attiene all’apporto finanziario del Comune nell’operazione Poic. Come è noto il “Poic” è un’operazione finanziaria che vede come coprotagonisti Comune e Regione. Ora, mentre la Regione ha stanziato 9 milioni di euro, l’Amministrazione nel Regolamento ha previsto che il contributo massimo annuale messo a disposizione dal comune per tutto il comparto produttivo/imprenditoriale algherese, esistente e futuro, ammonta a complessivi 15.000,00 euro! In una parola, il valore che questa Amministrazione dà al comparto imprenditoriale cittadino è di 15.000,00 euro… stiamo parlando di una mancia se suddiviso per azienda. Anche in questo caso, il mio emendamento teso ad aumentare la previsione regolamentare ad almeno 150.000,00 euro (cifra minima per avere dignità di esistenza) è stata respinta. Altre motivazioni erano legate a tutta una serie di incongruenze presenti nel Regolamento che, non essendo stato minimamente istruito, non si sono potute evidenziare ed elimeinare in sede di approvazione. Ciò perché nessun Consigliere comunale conosceva il testo del Regolamento in quanto trasmessogli solo qualche ora prima della convocazione del Consiglio comunale, laddove le norme prevedono che debba essere trasmesso almeno 10 giorni prima (per la necessaria istruttoria nella Commissione competente e per l’eventuale presentazione di emendamenti).

Per l’ennesima volta, l’intero Consiglio comunale è stato trattato come passacarte di atti, peraltro mal fatti, ma di grande rilevanza, di cui non se ne conosce il contenuto nel dettaglio, per il fatto di essere trasmessi all’ultimo secondo inutile. Un metodo questo, inaccettabile, che ormai sta diventando prassi normale per questa amministrazione. Orbene, a fronte di tali macroscopiche mancanze create da una Amministrazione negletta, quest’ultima anziché ringraziare l’intero Consiglio comunale, maggioranza ed opposizione assieme, per essere corsi ai ripari di un danno che si sarebbe di certo creato, non ha mai perso occasione per esprimersi in modo offensivo nei confronti dell’opposizione, nel vano tentativo che da tale atteggiamento ne potesse farne discendere meriti propri di fronte alla cittadinanza. Un atteggiamento immaturo ma anche volgare, che io non mi son sentito di sottacere.

Per tale ragione, al fine di evitare che l’abuso si trasformi in sopruso costante dei diritti minimi dei Consiglieri comunali e umiliazione del loro ruolo e prerogative, ormai metodo per questa amministrazione, ho ritenuto doveroso preavvisare la possibilità di impugnazione del Regolamento approvato sia al fine di sanare l’immotivata disparità di trattamento che opera tra cittadini, sia per aumentare la inesistente ed offensiva attuale dotazione finanziaria di 15.000,00 euro. Ma l’ho fatto anche per tentare di censurare, con metodi democratici e offerti dalla legge, l’ormai consolidato atteggiamento di disprezzo che questa dimostrazione dimostra di avere nei confronti dei Consiglieri comunali che tratta come sudditi o, peggio, come “sgherri” quando deve far loro firmare comunicati stampa, ignobili e spregevoli, come quello rivolto alla mia persona.

Pertanto nessun rischio che dalla mia attività possa derivarne un qualche danno alle imprese locali. Ignobile e spregevole, cercare di far credere questo da parte di un’amministrazione comunale! Semmai le mie azioni, sin qui fatte, provano esattamente il contrario e, se l’Amministrazione avesse un po’ di intelligenza amministrativa e umiltà, impegnerebbe il tempo ad affrettarsi a sanare il regolamento Poic nelle parti evidenziate, evitando di perderlo per offendere Consiglieri che svolgono il loro dovere in maniera diligente, anche e soprattutto, nell’espressione di critica e del dissenso democratico.

Michele Pais

Redazione, 11 Maggio 2015