“Ospedale Marino, una ferita per l’intero territorio”

L'opinione di Giovanni Baldassarre, PSd’AZ

L’attuale situazione che vive l’Ospedale Marino di Alghero rappresenta una ferita per l’intero territorio algherese e per i centri urbani limitrofi, che nella struttura sanitaria hanno sempre avuto un punto essenziale di riferimento per la tutela della salute. Il blocco delle attività operatorie del reparto di ortopedia costituisce un danno per l’utenza, costretta spesso a complicati trasporti verso il nosocomio di Ozieri. Viene da chiedersi se oggigiorno si consideri ancora centrale la tutela dei pazienti e prioritaria a qualsiasi altra ragione burocratica, amministrativa o politica. La risposta parrebbe essere divenuta negativa. Il reparto di ortopedia deve essere posto nelle condizioni di funzionare con l’attività operatoria in sede, vista la presenza di sale in grado adempiere i servizi che la stessa struttura richiede. Qualora sussistano situazioni di criticità, addotte quali giustificazioni circa il blocco delle attività operatorie, queste devono essere superate a qualunque costo senza che questo venga scaricato sugli utenti. La presenza di specialisti quali ad esempio gli anestesisti deve essere garantita, analogamente ad adeguati e dedicati servizi di trasporto presso l’Ospedale Civile o per il polo sanitario di secondo livello di Sassari.

Le eccezioni da alcuni poste circa la distinta dislocazione del reparto di ortopedia, rispetto all’altra principale struttura ospedaliera, sono prive di pregio in quanto la presenza di poli sanitari con più padiglioni rappresenta una realtà esistente in altri luoghi e non contestata. Pensare che per il territorio algherese e quelli limitrofi la soluzione ozierese possa essere opportuna ed adeguata, risulta molto discutibile. Nonostante le molteplici passerelle politiche e di soggetti istituzionali, il protrarsi di tale situazione di fatto è sconcertante. Stante il suo ruolo istituzionale di rappresentante di ogni cittadino algherese, si richiama il Sindaco Mario Conoci affinché interceda con ferma decisione presso le istituzioni regionali, senza demordere sino alla risoluzione della spiacevole vicenda che interessa questo importante presidio. In questo quadro si colloca anche la tutela del denaro pubblico, in quanto l’infrastruttura del Marino ha visto proprio nelle sale operatorie notevoli investimenti che si dubita fossero funzionali al blocco delle operazioni ortopediche, ma disposti per garantire un servizio di qualità e di prossimità per il territorio.

L’investimento sulle sale operatorie riservate all’ortopedia ha potuto evitare la promiscuità con altre tipologie di operazioni chirurgiche eseguite nella struttura del Civile, che avrebbero potuto inficiare la specificità degli interventi ortopedici. Inoltre rileva ricordare come la struttura dell’Ospedale Marino ha al suo interno un pronto soccorso ortopedico, il quale specie nei mesi estivi rappresenta un’entità deflattiva del carico di lavoro del pronto soccorso generale, contribuendo al suo buon andamento.

Per il PSdAZ algherese la difesa dell’Ospedale Marino rappresenta una giusta battaglia nella quale non risparmierà energie ed iniziative, fino a quando questa situazione kafkiana non sarà definitivamente risolta. La nostra linea politica porta a sostenere con forza che fino a quando ad Alghero non venga realizzata una nuova e funzionale struttura ospedaliera di primo livello, debba essere comunque garantito il funzionamento del reparto di ortopedia a qualunque costo, poiché un territorio che perde servizi statisticamente non li recupera più. La Città non può accettare che questo presidio venga volutamente svuotato di efficienza, fino alla sua eventuale soppressione, come accaduto per altre importati infrastrutture del territorio, acquistate successivamente da soggetti privati. Ogni cittadino ha diritto ad una reale tutela, ma ci sentiamo di dire con forza, il malato ancor di più!

Giovanni Spano, 23 Novembre 2019