Francia, assalto armato nella sede di Charlie Hebdo: 11 morti, anche 2 agenti

Due uomini incappucciati e vestiti di nero sono penetrati nella sede del giornale satirico francese a Parigi e hanno fatto fuoco.

Attentato alla redazione parigina di Charlie Hebdo. Secondo le primissime ricostruzioni, due uomini incappucciati e vestiti di nero sono penetrati nella sede del giornale satirico francese, famoso per il suo stile ironico e pungente, prima di aprire il fuoco con degli Ak-47. “Ci sono almeno dieci morti e cinque feriti”, dice I-Tele riferendosi all’attacco. Ma secondo fonti di polizia citate da “Le Figaro”, le vittime dell’attacco alla sede del giornale sarebbero cinque, mentre ci sarebbero due poliziotti ferito. Un giornalista di 20 minutes si sarebbe messo in contatto con un dipendente di Charlie Hebdo che ha parlato di un ‘massacro’ e di diversi morti, prima che la chiamata venisse interrotta. Sempre I-Tele ha citato un testimone che avrebbe assistito all’incidente da un palazzo vicino, nel cuore di Parigi. “Circa mezz’ora fa due uomini incappucciati sono entrati nel palazzo con dei Kalashnikov”, ha detto Benoit Bringer alla stazione. “Alcuni minuti dopo abbiamo sentito molti colpi” ha detto, aggiungendo che poi gli uomini sono stati visti scappare dal palazzo”.

 Hollande e Valls attesi alla sede di Charlie Hebdo. Va detto che quindici minuti prima dell’attentato, il settimanale satirico aveva pubblicato sul profilo Twitter una vignetta su Abu Bakr al-Baghdadi, leader dello Stato islamico. Il presidente francese, Francois Hollande, si sta recando sul luogo dell’attacco. Il suo ufficio all’Eliseo ha comunicato che per le 14 e’ stato convocata una riunione d’emergenza del governo. Anche il primo ministro francese Manuel Valls è atteso nella sede di Charlie Hebdo, a Parigi,

Le copertine satiriche di Charlie Hebdo su Maometto. Nel novembre del 2011, a seguito delle polemiche per le vignette su Maometto, la sede di Charlie Hebdo era stata presa di mira: in quell’occasione un ordigno incendiario aveva provocato danni solo materiali, senza fare feriti. In particolare la redazione aveva annunciato la nomina del Profeta come direttore del numero in uscita, che si sarebbe chiamato ‘Sharia Hebdo’ in relazione alla vittoria del partito islamico di Ennahda alle elezioni in Tunisia e alla decisione del nuovo governo libico di affidarsi alla sharia come principale fonte di legge. In prima pagina spiccava un’immagine di Maometto che promette “cento frustate se non morite dal ridere”. Ancora, nel settembre del 2012 il settimanale aveva pubblicato altre vignette su Maometto come parte di un servizio dedicato alle proteste anti-americane legate alla diffusione del trailer del film satirico sulla vita di Maometto intitolato l’Innocenza dei musulmani. Il venerdì successivo (giorno di preghiera per i musulmani, e tradizionalmente anche giorno delle manifestazioni) le ambasciate e le scuole francesi in numerosi paesi musulmani erano rimaste chiuse e la redazione del giornale era rimasta sotto stretta sorveglianza della polizia.

Tratto da www.fanpage.it ©

Biagio Chiariello, 7 Gennaio 2015