Depuratore, Delogu a Bruno: “E’ meglio tacere e fare”

"Se nel frattempo sono trascorsi oltre 4 anni senza ulteriori passi avanti è bene che si interroghi sull'impegno suo e di chi l'ha preceduto in due amministrazioni da dimenticare"

Prosegue il botta e risposta tra Forza Italia e il sindaco Mario Bruno sul sistema idrico fognario e sull’impianto di San Marco. Alla nota diffusa ieri dal primo cittadino risponde il portavoce azzurro Andrea Delogu:

Ha proprio ragione il Sindaco Bruno: a volte è meglio tacere. E io aggiungerei: a volte è meglio tacere e fare. Magari tacendo e facendo non avrebbe dimenticato di mettere la firma elettronica sulla domanda di partecipazione al bando regionale da 70 milioni di euro che sta facendo partire centinaia di cantieri in 101 comuni, tra i quali solo Sennori ha avuto 8.640.000 euro, che ha visto la triste esclusione di Alghero. Nella certezza di non trovare la condivisione di Bruno il quale nell’ultimo comunicato dimostra di non avere neanche letta la Delibera 30/73 del 12.7.2011 con la quale la Giunta Cappellacci, sulla base dell’accordo con l’amministrazione Tedde, stanziò 850.000 euro per il 4° sedimentatore del depuratore. Se nel frattempo sono trascorsi oltre 4 anni senza ulteriori passi avanti è bene che si interroghi sull’impegno suo e di chi l’ha preceduto in due amministrazioni da dimenticare. Nel suo argomentare stizzito Bruno finge di non sapere che la Giunta Tedde ha cessato il suo mandato il 28 novembre del 2011. Con tutti i disastri amministrativi che ne sono conseguiti e che purtroppo conosciamo, del quale egli è stato riconosciuto interprete e regista. Se poi, invece di saturare i media e i social network con comunicati e post propagandistici avesse preso la briga di studiare avrebbe capito che le vasche di polmonazione realizzate dalla Giunta Tedde e abbandonate in questi 4 anni servono proprio per evitare lo scarico a mare dei reflui. E avrebbe scoperto che l’impianto di depurazione è stato progettato, con la condivisione della Regione, della Provincia e di circa 20 enti ed istituzioni, per il riutilizzo delle acque a fini irrigui. E perciò fu fatto dal Consorzio Bonifica della Nurra il Piano di Gestione delle Acque reflue condiviso da Abbanoa. Piano che prevede quella miscelazione delle acque reflue con quelle del Cuga -che secondo gli esperti vengono così migliorate-, di cui abbiamo parlato per cinque anni e di cui oggi Bruno parla con enfasi. Se poi, essendo trascorsi oltre quattro anni, il Piano deve essere aggiornato, che faccia la sua parte per arrivare all’obbiettivo. E avrebbe appreso anche che con una deliberazione del 2008 la Giunta Soru, nel cui movimento Progetto Sardegna Bruno si candidò, approvò la Direttiva per il riutilizzo delle acque reflue depurate, inserendo proprio il depuratore di Alghero fra gli impianti prioritari da destinare al riutilizzo a fini irrigui. Anche se, dobbiamo dargliene atto, dimostra di avere appreso che l’allora Giunta Tedde chiedeva con forza la stipula del contratto di laguna che oggi Bruno inserisci nei comunicati con toni da esperto della materia. Ci consenta, Bruno, di suggerirgli di interrompere il flusso di toni da “grandeur” per comunicare i “summit” organizzati in tema di depurazione. Sappiamo bene che la partecipazione è molto modesta e a volte risibile. Ma sempre mediocre nei risultati. Si rivolga a tecnici veri, esperti nella materia, anche presenti all’interno dell’amministrazione, e non a tecnici che hanno competenze fumose, ma estranee ai complessi sistemi depurativi. Per quanto attiene alle azioni di responsabilità, brandite per sollevare una cortina fumogena sul disastro ambientale che Alghero ha dovuto affrontare quest’estate, e sulle denunce penali oggetto di insinuazioni destinate a fuorviare l’attenzione dell’opinione pubblica algherese, per l’ennesima volta chiediamo a Bruno di fare. Di fare, di adire giudici civili e penali e di smetterla di insinuare per far dimenticare agli algheresi lo stato indecoroso in cui versa Alghero. E infine, ribadiamo la speranza che nei confronti di Abbanoa si presenti con schiena dritta. Magari tenendo a mente le pesantissime contestazioni fatte ad Abbanoa dalla Provincia sulla lacunosa gestione del depuratore, che hanno condotto all’irrogazione di pesanti sanzioni. Sarebbe anche l’occasione per chiedersi per quali motivi il Consorzio di Bonifica della Nurra non accetta a fini irrigui le acque reflue del depuratore gestito da Abbanoa.

Andrea Delogu – Portavoce cittadino Forza Italia

5 Settembre 2015