Cuina de l’Alguer, al via il quarto progetto per la promozione dell’algherese

Aperte le iscrizioni per il corso che intende favorire l’apprendimento del catalano di Alghero attraverso la cucina algherese

Cuina de l’Alguer, l’he fet per vosaltros. Aperte le iscrizioni per il corso che intende favorire l’apprendimento del catalano di Alghero attraverso la cucina algherese, che è figlia della sua storia e che ancor oggi viene principalmente denominata in un catalano antico, ma le preparazioni sono il prodotto di quella inesorabile evoluzione, come in ogni altra cultura, dove si possono ancora intravedere tracce di un passato lontano come in tutta la cucina di Sardegna. Tutte le persone interessate potranno inviare la propria adesione alla mail [email protected] (il laboratorio della durata di 30 ore è gratuito e le iscrizioni sono libere fino a disponibilità posti). Il progetto, con il coordinamento dell’Assessorato alla Cultura del Comune di Alghero nell’ambito delle iniziative politiche linguistiche finanziate dalla Regione Sardegna, si svilupperà su due lezioni settimanali (il martedì e giovedì dalle 18.30 alle 20.00) con inizio programmato martedì 6 aprile 2021

Il progetto si propone di stimolare i fruitori del laboratorio alla riscoperta e all’uso della lingua catalana di Alghero attraverso uno spazio legato alla contemporaneità per dare forte visibilità alla lingua parlata e scritta in tutte le occasioni e adatta a tutte le situazioni della vita moderna. Attraverso questo tipo di struttura del laboratorio dal punto di vista didattico, si cercherà in primo luogo di attivare negli “studenti”, l’interesse, la curiosità, il desiderio di conoscenza del catalano di Alghero. La base sarà sicuramente una passione comune per la lingua algherese (che gli studenti dovranno già conoscere a livello base) e contemporaneamente per la cucina tradizionale. Verranno sollecitati quei processi di pensiero che sono alla base della costruzione delle conoscenze, attraverso uno scambio continuo per cercare di creare il confronto e la sperimentazione sul campo. Ed è proprio quest’ultima fase che si vuole stimolare: fare in modo che alla fine del laboratorio si sia creato un prodotto valido da parte degli alunni, individualmente o in gruppo, fino a fare in modo che siano stimolati a continuare ad apprendere la lingua del territorio e portala fuori dalle mura del laboratorio stesso, così che possa raggiungere idealmente un numero infinito di potenziali utenti.

In questa fase l’esperto/docente assumerà il ruolo del tutor, che disciplinerà e indirizzerà ogni partecipante alla realizzazione del proprio elaborato finale, in base alla specificità personali degli stessi. Il laboratorio, a causa delle restrizioni legate al Covid, si svolgerà esclusivamente in forma digitale con l’uso della piattaforma digitale Google meet, seguendo un approccio metodologico che ribalta il tradizionale ciclo di apprendimento fatto di lezione frontale, studio individuale e verifiche. Si utilizzerà la “flipped classroom” che farà leva sul fatto che le competenze cognitive di base dello “studente” possono essere attivate prevalentemente a casa, in autonomia.

24 Marzo 2021