Cinghiali, a Maristella troppi danni

Il Comitato della Borgata chiede un intervento immediato per decimare i cinghiali: «...il comune pensare delle comunità confinanti con Il Parco di Porto Conte è che il Parco stesso rappresenti un danno enorme per gli operatori agricoli e non una opportunità di sviluppo».

“Quello che chiediamo sono soluzioni immediate al fine di salvaguardare le produzioni agricole del territorio di Maristella e dell’intera piana della Nurra di Alghero.” Questo il grido d’allarme del Comitato di Borgata Maristella. “Da non trascurare anche i problemi igienico sanitari derivanti da corti coloniche e giardini ridotti a porcilaie, danni alle colture agricole, danni alle strutture turistiche, danni alla incolumità pubblica (incidenti stradali con danni a mezzi e persone) e danni allo stesso ecosistema (sottobosco devastato dall’attività di scavo alla ricerca di tuberi, radici, ecc., e scomparsa specie pre esistenti quali pernici, tortore, quaglie, lumache ecc. ).”

“Abbiamo dialogato, abbiamo collaborato (anche accogliendo nei nostri terreni privati i chiusini di cattura), ci siamo confrontati e spesso scontrati con il management del Parco di Porto Conte che, per venire incontro alle continue richieste di aiuto da parte degli operatori agricoli e degli abitanti di Maristella, che è bene ricordarlo è l’unica borgata interamente circondata dal territorio del Parco di Porto Conte, ha posto in essere un piano triennale di contenimento degli ungulati i cui risultati, purtroppo, non sono stati sufficienti a risolvere il problema.” Afferma il Comitato, che si arrende ai fatti.

“Appare evidente come e quanto, le varie azioni intraprese, come ad esempio gli abbattimenti da appostamenti fissi (altane), siano risultate insufficienti non portando ai risultati sperati per vari motivi: vuoi perché i cinghiali sono animali ad abitudini prevalentemente “crepuscolari” e “notturne”, vuoi perché  vi è la sospensione dell’attività di abbattimento nel periodo estivo, vuoi perché la particolare facilità di riproduzione dei cinghiali (picco massimo Aprile-Maggio ed Agosto-Settembre con le scrofe che possono dare alla luce anche dieci piccoli), insomma tutte queste circostanze hanno reso praticamente vana la suddetta pratica di abbattimento.”

“Nel frattempo i cinghiali hanno continuato a riprodursi. Sono passati estate, autunno e parte dell’inverso e ora tra gli agricoltori c’è chi inizia a preparare i fondi per la semina, altri a seconda delle colture hanno anche già seminato, altri ancora lasciano i terreni incolti perche si sono arresi con grave danno a loro stessi e all’intera economia della zona.”

“Appare evidente che gli agricoltori abbiano la legittima aspettativa di vedere il risultato e il frutto del loro duro lavoro. In questa situazione possiamo dire, usando un eufemismo, che l’incertezza e lo sconforto regnano sovrani anche se parallelamente abbiamo la certezza che per l’ennesima volta assisteremo allo stesso scenario che si ripete ormai da troppi anni. Siamo consci che così sarà perche i vari rimedi tentati non hanno raggiunto il risultato sperato ed il comune pensare delle comunità confinanti con Il Parco di Porto Conte è che il Parco stesso rappresenti un danno enorme per gli operatori agricoli e non una opportunità di sviluppo. Perché non introdurre forme di caccia e/o cattura diversificate quali ad esempio quelle col sistema della cerca, della braccata, della girata (ove la vegetazione è particolarmente densa), e del trappolaggio ad opera degli agricoltori, da attuarsi , sia nell’area del Parco che nelle aree contigue ad esso.”

Dopo quanto denunciato ed esposto al Comitato sorge spontanea una domanda “perché non attuare l’eradicazione tendente allo zero degli ungulati del Parco di Porto Conte e di tutte le aree protette site nella Nurra di Alghero? Forse la tutela dell’ecosistema delle nostre zone , sommata alla tutela delle produzioni agricole, sommata alla tutela degli agricoltori e delle persone che si trovano a passare nelle nostre strade non è quantomeno paragonabile alla tutela operata all’Asinara e non merita la stessa attenzione?”

31 Gennaio 2015