Attacco sessista a Natacha Lampis, solidarietà da “Rete delle donne”

L'associazione è intervenuta esprimendo piena solidarietà all'assessora per l'attacco violento e sessista subito nella giornata del 22 giugno.

Offese sessiste contro l’assessora allo Sviluppo Economico del Comune di Alghero Natacha Lampis da parte di un cittadino algherese. Lampis sarebbe stata presa di mira sui social da una persona che l’avrebbe offesa più volte. L’associazione “la Rete delle Donne di Alghero” è intervenuta esprimendo piena solidarietà all’assessora per l’attacco violento e sessista  subito nella giornata  del 22 giugno.

«Un attacco assurdo nei contenuti ed espresso con un linguaggio violento e scurrile sino ad arrivare a palesi offese sul piano sessuale. Questo linguaggio è inaccettabile e non può essere tollerato. Le offese a sfondo sessista e misogino verso Natacha Lampis sono molto gravi perchè vanno a colpire una Donna, una donna impegnata politicamentee socialmente»- scrivono le  rappresentanti dell’Associazione Rete delle Donne.

«Questo episodio ci fa riflettere quanto sia ancora sviluppata una propensione a sminuire le competenze delle donne e soprattutto delle donne che lavorano e si impegnano. Nella giornata di ieri abbiamo assistito ad un altro episodio simile come l’attacco alla Consigliera del Comune di Sassari Lalla Careddu, anche lei Donna impegnata politicamente e socialmente. Anche in questi caso da un uomo che non pago della querela già ricevuta è arrivato a falsificare dei post a nome di Lalla, un gesto basso e cattivo. Anche a lei va tutta la nostra solidarietà».

In quest’ultima settimana abbiamo assistito anche ai vari commenti verso le nuove Sindache di Roma e Torino descritte carine, magre, mamme. Noi donne non possiamo più tollerare un linguaggio violento, sessista e volgare e chiediamo con forza che questi episodi non vengano banalizzati, che non venga abbassata la guardia e che ci sia una sempre maggiore educazione a combattere gli stereotipi di genere» – concludono.

Nella foto: immagine d’achivio

24 Giugno 2016