Animali sequestrati, i legali del Circo Martin: «È una persecuzione»

Gli avvocati del circo finito nell'occhio del ciclone parlano di attacco ingiustificato.

In molti ricorderanno il Circo Martin, che in luglio arrivò ad Alghero portandosi dietro un lungo strascico di polemiche. Tra agosto e settembre, l’attività si vide sequestrare 16 animali dalla Procura di Tempio Pausania in seguito alla denuncia per maltrattamenti presentata dalla LAV (Lega antivivisezione). Così commentano gli avvocati Francesco Mocellin e Valentina Nichele: «Metteremo in atto tutte le possibili azioni giudiziali a tutela dei loro diritti violati e ci riserviamo di portare avanti interventi di natura risarcitoria nei confronti di tutti i responsabili ove gli esemplari sequestrati dovessero patire maltrattamenti di ogni sorta».

Un leone, dieci cavalli, due ippopotami, due dromedari ed un elefante erano stati affidati al legale rappresentante del Martin Show, ma da allora non possono essere utilizzati negli spettacoli: «È una campagna persecutoria messa in atto dalla Lega Antivivisezione», dicono i legali, che ha come scopo «l’attacco al Circo Martin, agli altri addestratori coinvolti e all’attività circense in generale non certo il benessere degli animali».

I legali ricordano i «ripetuti accertamenti veterinari sugli animali con metodi invasivi e traumatici cercando di ottenere riscontri oggettivi del maltrattamento», esami che starebbero «determinando uno stato di stress e di tensione negli animali che certamente non sarà privo di conseguenze per la loro salute», e tra l’altro eseguiti «senza contraddittorio tra le parti, ovvero senza che gli indagati fossero in grado di nominare un loro consulente».

14 Ottobre 2014