“Green Pass, la responsabilità dei controlli non può essere scaricata sulle imprese”

Confesercenti Nord Sardegna: "In attesa del testo ufficiale il decreto, così come illustrato, rischia di essere punitivo per i gestori di bar e ristoranti. Allo stesso tempo sono incomprensibili le estensioni dell’obbligo a fiere e sagre all’aperto e la mancata riapertura delle discoteche".

“Il provvedimento approvato dal CDM di ieri Giovedi 22 luglio e in vigore dal 6 agosto 2021, provocheranno inevitabilmente, decise complicazioni ed onerosi accorgimenti. In attesa del testo ufficiale il decreto, così come illustrato, rischia di essere punitivo per i gestori di bar e ristoranti. Allo stesso tempo sono incomprensibili le estensioni dell’obbligo a fiere e sagre all’aperto e la mancata riapertura delle discoteche. Il green pass, così come è stato delineato, rischia quindi di essere un provvedimento ingiustamente punitivo per le imprese di alcune categorie, che non solo devono sostenere l’onere organizzativo ed economico del controllo, ma anche assumersi responsabilità legali che non competono loro”. Così in una nota i rappresentanti di Confesercenti Nord Sardegna.

“Tra le altre questioni, – si legge – non sono ancora state chiarite le modalità di controllo. Basterà visionare il Qrcode del certificato sullo smartphone o sul cartaceo, o sarà necessario un lettore di Qrcode? E una volta visionato tale codice, sarà necessario appurare l’identità del soggetto che lo esibisce? E ancora, come mai il controllo non è stato esteso ai trasporti, su gomma, su rotaia, navale e aereo? Noi condividiamo l’esigenza di accelerare l’adesione della popolazione alla campagna vaccinale, ma la collaborazione delle imprese non può diventare un’assunzione eccessiva di responsabilità o un caos organizzativo, anche in considerazione del fatto che il green pass è comunque una forte limitazione dell’attività economica, che andrà certamente indennizzata se ci dovessero essere aggravi di costi”.

“Restano, inoltre, delle incongruenze incomprensibili. Pensiamo ad esempio all’estensione dell’obbligo anche alle fiere e alle sagre all’aperto, che appare immotivata, visto che notoriamente il pericolo di contagio all’aria aperta è minore. Allo stesso modo, non capiamo perché l’obbligo di green pass non sia sufficiente a riaprire le discoteche: una decisione che rischia di diventare il colpo di grazia per moltissime attività, praticamente chiuse da un anno e mezzo. Appare chiaro che sono necessari correttivi urgenti e chiarimenti sulle modalità di controllo prima dell’entrata in vigore dell’obbligo. Unica nota positiva, comunque incoerente con tutto il resto, non ci sarebbe l’obbligo dell’esibizione del green pass per le consumazioni al bancone.

23 Luglio 2021