Turisti stranieri in crescita

Grazie alle rilevazioni del Sired, il sistema di raccolta ed elaborazione dati attivato dall’assessorato del Turismo, è stato registrato un trend che conferma come il mercato turistico in entrata nell’Isola stia mutando rapidamente negli ultimi tempi: nel mese scorso, su circa 850 mila presenze censite nelle strutture ricettive sarde, esattamente il 48% sono provenute dall’estero, il 52% sono state italiane. Una percentuale in costante crescita, dato che sino ad agosto erano straniere il 42% delle presenze. Mentre negli anni scorsi la percentuale di incidenza dei turisti internazionali si attestava attorno al 35%.

L’appuntamento in Costa Smeralda è stata occasione per l’assessore Crisponi anche per aggiornare il dato complessivo delle presenze, che a sino a tutto settembre sono state 9 milioni e 200 mila: “Una cifra che conferma l’inversione di tendenza del 2013 – ha detto davanti alla Commissione europea competente – un anno che ci ha restituito confortanti certezze, dopo tre stagioni col segno negativo. Contiamo di superare abbondantemente, da qui a fine dicembre, 10 milioni di presenze. È segnale di ripresa e anche attestazione di come l’appeal della Sardegna non cali assolutamente, anzi aumenti, specie nei mercati di riferimento principali”. Come testimonia la percentuale di stranieri, sono loro principalmente ad aver contribuito al rilancio del turismo sardo.

Nel suo intervento Crisponi ha analizzato nel dettaglio i numeri dei vari mercati europei, alcuni in fortissima crescita (Francia, Russia, Svizzera e Austria), altri che consolidano i loro numeri (Germania, vera ‘roccaforte’ per la Sardegna con un milione e 200 mila presenze, Gran Bretagna e nazioni scandinave). “Non a caso – ha aggiunto l’assessore del Turismo – è in atto una ‘rivoluzione’ nei trasporti verso l’Isola: crescono in maniera esponenziale i passeggeri in aereo, calano quelli in nave e in estate è andato ‘sold out’ il sistema dei noleggi auto. Dal primo gennaio al 30 settembre i passeggeri in transito negli scali di Alghero, Cagliari e Olbia sono stati 5 milioni e 900 mila, cifra mai raggiunta in passato in Sardegna. Adesso – ha concluso – attendiamo i riscontri del gradimento della nuova continuità territoriale aerea da parte dei turisti, uno strumento in grado di generare rilevanti vantaggi in ‘bassa’ stagione”.

30 Ottobre 2013