Troppi cinghiali, Provincia scrive alla Regione: «Revochi il divieto di caccia»

Il presidente della Provincia di Sassari, Alessandra Giudici, e l’assessore provinciale dell’Ambiente, Paolo Denegri, scrivono ai loro omologhi regionali per rappresentare nel Nord Ovest Sardegna una vera e propria "emergenza cinghiali".

«Revocare temporaneamente il divieto di caccia al cinghiale nelle oasi di protezione faunistica e nelle zone di ripopolamento e cattura, che oggi rappresentano una sorta di “serbatoio” di riproduzione non controllabile». Lo chiedono il presidente della Provincia di Sassari, Alessandra Giudici, e l’assessore provinciale dell’Ambiente, Paolo Denegri, attraverso una lettera inviata nei giorni scorsi ai loro omologhi regionali.

«Abbiamo ricevuto numerose segnalazioni per la crescente presenza di cinghiali su tutto il territorio», dicono Giudici e Denegri. «Così i cinghiali sono un problema per via dei danni provocati alle aziende agricole e zootecniche, degli incidenti stradali causati e degli impatti negativi rispetto alla sopravvivenza di altre specie di fauna selvatica, come la pernice sarda», spiegano i due amministratori provinciali nella lettera inviata al governatore Francesco Pigliaru e all’assessore Donatella Spano. «Ma oggi la spropositata presenza di cinghiali causa ulteriore preoccupazione per l’incolumità dei cittadini di questa comunità – proseguono – perché aumenta il numero delle segnalazioni sulla presenza degli animali nei centri abitati, con contatti ravvicinati con i residenti e relativi pericoli, soprattutto per i bambini».

Quest’ultimo allarme ha spinto gli amministratori provinciali a ritenere improcrastinabile «la necessità di intraprendere azioni tempestive ed efficaci per contrastare il fenomeno – spiegano Giudici e Denegri – ma non si può più affrontare una situazione di gravità straordinaria con gli strumenti normativi ordinari». La Provincia chiede la momentanea revoca del divieto di caccia al cinghiale nelle aree di protezione faunistica, con una deroga valida per lo stesso periodo in cui il calendario venatorio consente la normale attività di caccia.

«Nel frattempo restiamo impegnati nella predisposizione di un Piano provinciale di controllo numerico delle popolazioni di cinghiale e delle altre specie dannose di fauna selvatica – è puntualizzato nella lettera – da condividere con gli enti preposti alla gestione faunistica, in particolare con l’Assessorato regionale dell’Ambiente previa parere dell’Ispra». Su questi punti l’amministrazione provinciale propone la convocazione di un incontro urgente alla presenza dei tecnici del Servizio pianificazione e gestione faunistica che fanno capo al settore Ambiente dell’amministrazione provinciale.

12 Novembre 2014