«Sulla salute dei cittadini si lavora in silenzio. Pais non cerchi consenso elettorale»

L'opinione di Alessandro Nasone, consigliere comunale e Segretario Territoriale Nursing Up

Dopo aver letto con attenzione l’ennesimo articolo del consigliere Pais – (LEGGI) – non posso esimermi dal dover intervenire, soprattutto dopo che l’ospedale e le sue problematiche sono utilizzate per placare la sua maniacale voglia di colpire quotidianamente l’avversario politico. Ho sempre affermato quanto sia eticamente sbagliato utilizzare argomenti delicati, che toccano il cuore dei cittadini per utilizzarli per scopi politici. Peraltro il consigliere Pais sa perfettamente bene quanto questa Amministrazione si stia adoperando per far si che nemmeno un servizio esistente ad Alghero sia cancellato dalla riforma della rete ospedaliera, ma come gli capita spesso incorre in amnesie. Gli Ospedali di Alghero, parliamoci chiaro, sono entrati in crisi quando importanti primari, dal nome positivamente ingombrante, sono andati in pensione e la loro assenza ha dato la possibilità a chi ha diretto in questi ultimi 5/6 anni l’Asl di Sassari di accentrare professionalità, risorse umane e tecnologia negli ospedali sassaresi.  Ricordiamoci la valenza regionale dell’attività ortopedica e riabilitativa del Marino e quanto era all’avanguardia la Chirurgia Generale visto che i primi interventi in laparoscopia del nord Sardegna si fecero proprio ad Alghero. Ma la Sanità non può vivere di ricordi.

Senza un programmazione efficace ed efficiente e senza adeguamento tecnologico anche il più bravo dei medici rischia di scomparire, e questo porta, alla fine,  ad una desertificazione sanitaria,  conducendo di fatto un ospedale,  dapprima di rilevanza regionale, ad essere etichettato come periferico.  Tutto ciò non capita per caso: durante gli ultimi 6 anni Alghero è stato presa a schiaffi , depauperata di risorse dalle direzioni generali che si sono succedute.  Prima del Commissariamento delle Asl, i direttori generali erano emanazione diretta della parte politica del Consigliere Pais e non ricordo ( magari sono io che sono smemorato ) nessun suo intervento a difesa atto alla risoluzione delle problematiche dei nostri ospedali . Se questo è il gioco delle parti, può andar bene su altre questioni ma non certo sulla Sanità e sulle questioni che riguardano la salute dei cittadini. Nei giorni scorsi la Commissione consiliare  sanità ha fatto visita nei reparti cittadini accompagnata dalla quasi totalità dei consiglieri comunali, non  ricordo la presenza del Consigliere Pais, il quale, mi dicono, era impegnato ad applaudire Salvini; sono fermamente convinto che ognuno di noi possa e debba fare ciò che vuole, ma almeno si abbia la decenza di non puntare il dito accusando questa Amministrazione di immobilismo sulla sanità. La nostra attività è sotto gli occhi di tutto ma non si può aggiustare in pochi mesi ciò che si è distrutto e si è permesso di distruggere in questi anni.  La situazione del civile è figlia anche dei mancati controlli in fase di attuazione degli appalti; appalti figli di una legge nazionale scellerata che guarda più al massimo ribasso che alla qualità dei lavori da eseguire e dalla mancate clausole di salvaguardia in caso di fermo lavori, soprattutto in servizi essenziali come quelli ospedalieri. Che dire poi degli investimenti nella tecnologia : si spendono milioni di euro per una risonanza magnetica per poi inserirla in locali angusti fuori norma . Ma anche in questo caso,  negli anni scorsi nessuna denuncia da parte di chi ora grida allo scandalo.

Ma come ho detto, non si può e non si deve vivere guardando il passato! Come amministrazione, unitamente ai colleghi consiglieri di opposizione che partecipano assiduamente alle sedute di commissione, continueremo il nostro lavoro per far si che Alghero non venga più penalizzata né dall’Asl né dalla Regione; siamo infatti propensi a raggiungere un obiettivo duraturo, non certamente  per avere consenso elettorale ma per far si che i cittadini, almeno sul lato sanitario, possano sentirsi  garantiti. Sono e siamo abituati a lavorare in silenzio per raggiungere un traguardo, al contrario di chi è abituato a usare le parole spesso per distorcere la realtà.

Alessandro Nasone, 25 Febbraio 2016