“Sul nuovo ospedale di Alghero un passo indietro di circa 20 anni”

Intervento di Raimondo Cacciotto, consigliere comunale Futuro Comune

Altro che passi avanti. Con il bliz di fine legislatura la Giunta regionale sardo- leghista, dimostrando tutta la protervia e l’arroganza con la quale ha amministrato per cinque anni, sul tema del nuovo ospedale fa fare alla città di Alghero un passo indietro fino al 2007. Con un iter di piano urbanistico ancora in corso e solo adottato nella sua versione preliminare, la Giunta Solinas si arroga un diritto di scelta che spetta indiscutibilmente al Consiglio Comunale. La programmazione urbanistica, infatti, è materia di competenza dei Consigli Comunali ed è bene ricordare a tal proposito che l’area dove realizzare il nuovo ospedale era stata già individuata, con tanto di variante urbanistica approvata dal consiglio comunale nel 2008, allora il sindaco era Marco Tedde, e il dettagliato studio di fattibilità della facoltà di Architettura valorizzava la nicchia archeologica presente nell’area della Taulera che, a leggere lo striminzito studio che accompagna la delibera della giunta Solinas, sembra invece essere un insuperabile problema per far propendere la scelta verso Mamuntanas.

Uno studio di fattibilità c’era allora e uno ce n’è adesso. Quale concretezza? Quale passo avanti?  Da questo studio emerge, peraltro, difformemente dall’orientamento dichiarato del Presidente Pais sul futuro del Marino, che l’intendimento della Asl sia quello in prospettiva di procedere “al contestuale smantellamento dei vetusti e costosi ospedali cittadini esistenti”. Come opposizione abbiamo rappresentato la nostra ferma contrarietà fin dal diffondersi delle intenzioni dell’Amministrazione comunale di prevedere il nuovo ospedale di Alghero a Mamuntanas. Penso e pensiamo che di Mamuntanas, dove l’Amministrazione vuole fare un po’ di tutto, dal “polo sanitario”, a strutture sportive e ricettive,  debba essere  salvaguardata e valorizzata  la valenza produttiva  incoraggiando lo sviluppo agricolo.

Confidiamo che la Giunta della neopresidente Todde possa essere presto operativa e possa sospendere in autotutela le ultime delibere del governo precedente. Si concerti con gli enti locali e si rispetti il principio di autodeterminazione delle comunità. Basta imposizioni da parte di chi non vive e non conosce i territori e si limita ad approssimative considerazioni tutte da dimostrare pur di avvalorare le proprie tesi.  Basta, soprattutto, parole al vento. Lo sforzo immediato della nuova amministrazione regionale sia per restituire ai sardi il diritto a curarsi. Il 16% dei sardi, oggi come oggi, rinuncia alle cure perché non ha i soldi per pagarle e accedere alle strutture pubbliche comporta sfidare sfiancanti lunghe liste d’attesa. Mentre coltiviamo, pertanto, l’aspirazione che un nuovo, moderno ed efficiente ospedale venga costruito nella nostra città, si riparta dalla priorità di garantire la prevenzione e le cure primarie.

7 Marzo 2024