Sprechi Asl, Tedde (FI): «Consulenza medico siciliano, nomina illegittima»

«La sanità sarda è in ginocchio, ma i commissari delle Asl nominati da Pigliaru continuano a sperperare soldi pubblici».

Con una delibera di qualche giorno fa il Commissario della ASL di Sassari ha affidato una consulenza ad un medico siciliano, finalizzata a fornire indicazioni su some andrebbe riorganizzato il Dipartimento di Salute Mentale dell’Azienda Sanitaria Locale di Sassari.

“Una decisione grave ed illegittima adottata dal Commissario senza che ne avesse i poteri. – così il Vice Capogruppo di Forza Italia in Consiglio Regionale Marco Tedde, primo firmatario di un’interrogazione presentata oggi a Cagliari – Un atto che costerà 15.000 oltre alle spese di viaggio per pagare un medico dell’Azienda Provinciale di Catania che dovrà fornire una consulenza inutile, perché già fornita anni fa alla ASL di Sassari da un gruppo di lavoro interno alla Azienda stessa a costo praticamente pari a zero. La decisione appare ancor più grave ed irresponsabile – denuncia il Consigliere Regionale algherese – perché assunta in un momento in cui la Giunta Regionale ha presentato un disegno di legge che sarà approvato prossimamente dal Consiglio Regionale, con il quale si tenta di reperire risorse, soldi pubblici dei sardi, per ripianare il disavanzo della sanità sarda che ammonta a circa 400 milioni di euro. Un vero e proprio sfregio ai sardi ed al loro sacrosanto diritto alla salute. Seppur la cifra può sembrare insignificante rispetto al bilancio della sanità sarda che muove ogni anno miliardi di euro, – prosegue l’ex Sindaco di Alghero – la decisione del Commissario della ASL di Sassari, assunta senza che ne fosse legittimato, si pone in contrasto con lo spirito del blocco delle assunzione nella sanità disposto dalla stessa Giunta Pigliaru che lo ha nominato. Pagare un medico siciliano per informazioni di cui già si dispone, non solo è inopportuno, antieconomico e costituisce materia per la Corte dei Conti, ma rappresenta – conclude Marco Tedde – uno di quei comportamenti che contribuiscono ad alimentare la perdita di fiducia dei sardi nelle istituzioni.

4 Dicembre 2015