Società partecipate, l’affondo di Ncd

"Ad oggi nessun piano industriale risulta approvato, si continua a navigare a vista"

Il Nuovo Centro Destra con Emiliano Piras e Maria Grazia Salaris chiedono all’Amministrazione risposte sul futuro dei lavoratori delle partecipate.

Nonostante gli impegni assunti dal Sindaco riguardo le società partecipate dobbiamo evidenziare a tutt’oggi non abbiamo notizie su quali siano le soluzioni individuate dall’amministrazione per il proseguo dell’attività lavorativa dei dipendenti in questione.

Alla fine di Marzo durante il consiglio comunale nel quale si è approvata la delibera, il cosidetto Piano Cottarelli, che prevedeva una riorganizzazione aziendale, attraverso un percorso di riduzione e razionalizzazione dei costi, abbiamo evidenziato numerose criticità.

Addirittura si prevedeva di conseguire, nel solo 2015, risparmi per € 304.000 attraverso : 1) riduzione del compenso amministratore 14.000 (sbagliando in maniera infantile i calcoli) 2) mobilità in uscita di tre persone verso secal 90.000 da attuare entro il 31 maggio e sbagliando anche qui clamorosamente i conti… 90.000 è il costo annuo di tre dipendenti se li si trasferisce a partire da giugno il risparmio sarà pari ai 7/12 e quindi di € 52.000 3) rimodulazione del piano industriale entro il 30 aprile 2015 e risparmio annuo di € 200.000.

Ad oggi nessun piano industriale risulta approvato, si continua a navigare a vista, sulla pelle dei lavoratori che continuano a non avere certezze se non quella, riportata nel piano e che Bruno ha fatto finta di negare (dicendo che non c’erano riduzioni di personale), di messa in mobilità (verso dove??) del personale in esubero o di riduzione delle ore lavorative (per farli arrivare sotto la soglia di povertà??).

Nessuna programmazione, nessuna razionalizzazione, solo chiacchiere, a marzo come ad aprile e ormai a maggio, con completa incapacità di trovare una soluzione che non metta a rischio la società stessa e tutti i posti di lavoro. Non si può ricercare la soluzione negli incassi dei parcheggi, del tutto virtuali e senza alcun controllo e riscontro ad oggi, se non aumentando le tariffe e quindi andando a prendere i soldi dalle tasche dei cittadini.

Ad oggi non vi è nessun piano industriale da sottoporre all’approvazione del consiglio, non c’è nessuna modifica al contratto di servizio (eppure nel bilancio di previsione del Comune 2015 la diminuzione del costo del contratto di servizio pare sia prevista). Dilettanti allo sbaraglio!

La stessa situazione di totale incertezza regna anche all’interno della Secal con il contratto in scadenza a giugno ed ancora nessuna novità all’orizzonte. I dipendenti vengono quotidianamente illusi che una soluzione c’è, ma più passa il tempo e più si concretizza il rischio della chiusura della società e della sua messa in liquidazione, come d’altra parte il sindaco aveva dichiarato in campagna elettorale.

9 Maggio 2015