Sigarette elettroniche vietate ai minori di 18 anni

Dal prossimo 23 aprile le sigarette elettroniche saranno vietate ai minori di 18 anni. Lo stabilisce un’ordinanza firmata oggi dal ministro della Salute Renato Balduzzi che ha, in questo modo, innalzato il divieto di vendita delle e-cig con presenza di nicotina da 16 a 18 anni. Viene così modificato il limite relativo all’ordinanza dello scorso settembre, che resterà in vigore appunto fino al 23 aprile 2013. Dopo quella data e fino al 31 ottobre 2013 il divieto di vendita delle sigarette elettronica sarà relativo ai minorenni.

Nell’ordinanza si legge che tale divieto si è reso necessario in coerenza con la norma del “Decreto Balduzzi” che dal 1° gennaio di quest’anno eleva a 18 anni il limite di età per la vendita dei prodotti del tabacco. Per quanto riguarda le sanzioni per l’inosservanza dell’ordinanza sono le stesse previste dal decreto per la vendita delle sigarette tradizionali: dunque da un minimo di 250 euro a un massimo di 1000 euro alla prima violazione, mentre se la legge si infrange più di una volta scatta una sanzione da 500 fino a 2000 euro e la sospensione, per tre mesi, della licenza dell’esercizio di attività. Se questa norma fino a oggi valeva solo per i tabaccai d’ora in poi riguarda naturalmente tutti i rivenditori di sigarette elettroniche.

I pareri sulla valutazione del rischio per la salute chiesti dal ministro – Nel comunicato diffuso dal Ministero della Salute si legge anche che Balduzzi aveva già chiesto all’Istituto superiore di sanità un parere in merito alla valutazione del rischio connesso all’utilizzo delle sigarette elettroniche, soprattutto sui minori, e poi dopo le loro valutazioni, ha chiesto un altro parere anche al Consiglio superiore di sanità. Quest’ultimo dovrà valutare lo studio condotto dall’Istituto superiore di sanità in merito alla pericolosità del prodotto e dovrà stabilire se le sigarette elettroniche e le ricariche di nicotina o altre sostanze possano ricadere nella definizione di “medicinale per funzione”, pur in assenza di un’esplicita destinazione d’uso in tal senso da parte del responsabile dell’immissione in commercio.

Tratto da www.fanpage.it ©

2 Aprile 2013