Sanità, Arru: «Disegneremo in maniera più definita la rete ospedaliera del territorio»

L’esponente della Giunta Pigliaru ribadisce che la parola chiave per un buon sistema sanitario nell’isola è integrazione.

«Disegneremo in maniera più definita la rete ospedaliera integrata sul territorio, quando lo stesso territorio sarà pronto ad accogliere il sistema di cure intermedie. La Giunta e l’assessorato della Sanità con la legge regionale 23/2014 hanno già messo solide basi perché possa essere ridisegnato l’intero sistema sanitario regionale, in maniera rapida, e possa contemporaneamente partire il progetto di formazione del personale». A dirlo è l’assessore della Sanità Luigi Arru, rispondendo al segretario nazionale della Cgil Funzione pubblica, sulla necessità di una assistenza ai cittadini anche fuori dai presidi ospedalieri. L’esponente della Giunta Pigliaru ribadisce che la parola chiave per un buon sistema sanitario nell’isola è integrazione. «Riorganizzare il territorio – ha aggiunto l’assessore Arru- significa attuare forme di aggregazione di medici di medicina generale, come previsto dal patto della salute, ma tenendo conto delle caratteristiche demografiche e geografiche della Sardegna».
La casa della salute. L’aumento dell’età media, la denatalità, l’aumento delle patologie croniche impongono lo sviluppo della medicina attiva. «Ecco perché le case della salute possono funzionare come punto di sintesi dell’offerta territoriale, anche in funzione dei cambiamenti demografici e epidemiologici, che non possono non essere considerati, e che impongono necessariamente la modifica delle modalità di declinare la medicina».
La prevenzione. Ruolo fondamentale nel sistema ospedaliero integrato ha la prevenzione. «Lo sviluppo della rete ospedaliera integrata – ha detto il titolare della Sanità- vuol restituire ai nosocomi la funzione di risposta alle patologie acute. Ma l’ospedale deve e dovrà essere visto come un percorso in cui il cittadino sia accompagnato nella ricerca di una soluzione alle domande di salute. Contestualmente, il cittadino-paziente sarà sostenuto attraverso le cure intermedie di ospedali comunità – semi residenzialità».
Sistema emergenza – urgenza. Sarà il nuovo collante come previsto dall’istituzione dell’Areus. «L’applicazione della legge 23 non potrà però avere nessuno sviluppo – ha concluso l’assessore Arru- senza la capacità d’ascolto del cittadino che deve essere messo al centro del sistema. Insieme al cittadino ruolo strategico e di prim’ordine ha la moderna gestione delle risorse umane, cioè di tutte quelle donne e uomini che lavorano nel sistema sanitario».

Redazione, 10 Febbraio 2015