“Prolungare l’agonia di Alghero o ridare speranza ai cittadini?”. Parla Francesco Marinaro

Il dibattito politico sorto in seguito alle ultime vicende amministrative (vedi nomine Meta, partecipate, minacciate dimissioni del sindaco) non si acuisce. Anzi. Dopo vari battibecchi, anche all’interno della stessa maggioranza, continuano le polemiche dei vari consiglieri dell’opposizione in merito alla presunta inadeguatezza di Lubrano a ricoprire il ruolo di primo cittadino. «C’è un clima inacettabile» commenta Francesco Marinaro, sfidante di Lubrano al ballottaggio di giugno, «la minaccia delle dimissioni del sindaco, nel caso di una non rinnovata fiducia alla sua persona da parte dei partiti e movimenti che l’hanno sostenuto sino ad ora, indica chiaramente il contesto in cui egli ha operato in questi otto mesi di mandato a governare e ne spiega gli insuccessi».

La crisi, secondo il consigliere dei Riformatori, sarebbe legata a diversi fattori. «Intanto la diversa natura e maturità politica delle componenti di una coalizione costruita e voluta forzatamente come soluzione elettorale ma non come garanzia di buon governo della città. Per non parlare dell’incapacità del sindaco di fare sintesi tra i vari gruppi di maggioranza nell’ambito di scelte condivise, visto che ha preferito chiudersi in sé stesso ed affidarsi ad un numero ristrettissimo di collaboratori. Non ultimo l’indisponibilità del primo cittadino a dialogare costruttivamente con la macchina amministrativa, di cui è stato svilito il ruolo e la funzione mortificando le professionalità presenti all’interno dell’apparato».

Ma non è solo questo. Per Marinaro «manca quell’ascolto vero dei bisogni della gente, l’unico strumento capace effettivamente di ridefinire le priorità da perseguire per contenere le difficoltà delle famiglie, dei giovani e delle imprese. In definitiva manca la consapevolezza che il confronto sereno e pacato, è veramente l’unico strumento in grado di generare buona politica, lontano dall’inconcludente demagogia e dal desiderio di comunicare come acquisiti, risultati positivi ancora da raggiungere».

E in merito ai punti programmatici proposti dal sindaco per rinnovare la fiducia «mi paiono insufficienti. Quei punti esprimono soltanto una mancanza di visione compiuta e definita dell’Alghero del futuro da parte del sindaco, denunciano la sua difficoltà a gestire persino le cose ordinarie e certificano l’inconcludenza dell’amministrazione in carica. A mio sommesso avviso è un doveroso atto di umiltà e responsabilità personale restituire la parola agli elettori offrendo loro la possibilità di valutare proposte politiche fondate su programmi condivisi in ogni parte da forze omogenee aperte alla società civile che siano espressione di nuove e più solide alleanze, capaci di superare gli schemi attuali (compresi quelli del recente passato) che hanno dimostrato tutta la loro inadeguatezza».

13 Marzo 2013