PUC e Piano dei Servizi, Alghero deve screscere senza snaturarsi

L'opinione di Francesco Marinaro, Alghero Unita.

Non è per niente opportuno che una scelta così importante quale l’adozione del PUC sia appannaggio di una ristretta, minoritaria e travagliata rappresentanza politica in consiglio comunale. Dovrebbe, piuttosto, essere affidata alla maggioranza che si formerà dopo le elezioni amministrative di maggio, per il necessario coinvolgimento e confronto con tutti i principali attori della vita cittadina. Si deve decidere, inoltre, se puntare a promuovere un intelligente incremento demografico per contrastare l’attuale crisi economica, ricercando una crescita urbana caratterizzata da una buona qualità dell’edilizia, lontana  dalla devastazione urbanistica prodotta dalla deprecabile monocultura del mattone, che ha condizionato le negative scelte del passato, di cui ancora oggi si soffrono le conseguenze. Per questo, in vista dell’adozione del PUC, si rende necessaria la definizione del Piano dei Servizi, passaggio fondamentale per progettare il futuro della città, sia in funzione della incessante ricerca del miglioramento della qualità della vita dei residenti, sia in funzione della implementazione della propria naturale  vocazione turistica. Occorre, dunque, progettare una città “smart”, fondandone lo sviluppo sulla tutela dell’immenso patrimonio ambientale, paesaggistico che possiede e sulla tipicità dei valori storico-culturali che la animano. Il contenuto del Piano dei Servizi, per l’incontestata importanza che riveste, deve essere il frutto di una valutazione ampia e realmente condivisa, capace di coinvolgere le varie forze politiche, le associazioni culturali tout court e il mondo delle imprese presenti in città. Deve essere la sintesi degli interessi che sul piano sociale, culturale ed economico, devono trovare riposte nell’attività di pianificazione del destino della città. Alghero deve crescere senza snaturarsi, ma migliorando e ammodernando ciò che già è.

Francesco Marinaro, 6 Febbraio 2019