Ospiti d’eccezione per l’Alghero Street Photography

Conto alla rovescia per la seconda edizione del Festival Internazionale della Fotografia di Strada e d’Autore, promosso e organizzato ad Alghero dall'associazione culturale “Officine di Idee”

Tutto pronto ad Alghero per la seconda edizione dell’Alghero Street Photography Awards, il Festival Internazionale della Fotografia di Strada e d’Autore diretto da Sonia Borsato. Il 26 aprile dalle ore 18,30 la proclamazione dei vincitori e le premiazioni delle migliori opere al Teatro Civico, in collaborazione con TxT, il progetto Culture lab che valorizza lo storico teatro algherese. Dallo stesso giorno (ore 21) l’apertura delle mostre all’ex Mercato Ortofrutticolo di Piazza Pino Piras, con l’esposizione di oltre 100 scatti premiati nelle diverse categorie, il brindisi inaugurale con i vini delle Vigne Surrau di Arzachena, il buffet “Officine di Idee”, offerto dall’associazione presieduta da Marcello Perino che organizza e promuove il festival in partnership con enti pubblici e privati, e la selezione musicale di Arrogalla. Ad impreziosire la manifestazione, ospiti d’eccezione nel week-end dedicato alla fotografia: madrina del festival è Myriam Meloni. Sua l’immagine-simbolo di questa edizione dedicata alle immigrazioni. Perfetta icona delle generazioni contemporanee “nate con la valigia”, in costante transizione, radici isolane e madre francese ma ormai di casa a Barcellona, proprio dalla città catalana riceve un’importante commissione per ritrarre le nuove generazioni di immigrati, la nuova Barcellona appunto: nasce così “Re-Generation”.

Sarà ad Alghero anche Valerio Bispuri, il fotoreporter professionista, giudice della categoria “Fotografia Documentaria”, ma presente al Festival con una sua Masterclass aperta al pubblico sabato 28 aprile. Bispuri ha realizzato reportage in Africa, Asia e Medio Oriente, ma è in America Latina che ha lavorato e lavora da tempo. La sua prima fatica è dedicata al mondo Rom, entrando nella loro complessa realtà e visitando i campi di Roma, Napoli, Bologna, fino ad arrivare, accompagnato dagli stessi Rom, negli sperduti villaggi della Bosnia. Per dieci anni si è occupato di “Encerrados”, un progetto fotografico sulla condizioni di vita dei “rinchiusi” nelle carceri di tutti i paesi del Sudamerica. Ha visitato 74 penitenziari maschili e  femminili con l’obiettivo di raccontare la difficile realtà sociale di chi vive in un carcere.

Sabato, a Teatro dalle ore 17, durante la sua Masterclass, Bispuri racconterà cosa vuol dire essere un fotoreporter oggi, come è cambiata l’idea di fotografia negli ultimi decenni, quanto l’estetica prevale sul racconto della realtà nel reportage contemporaneo, come si entra in profondità in una storia, cosa vuol dire lavorare per dieci anni ad un progetto, come si definisce l’itinerario interiore che porta a realizzare un grande reportage.

Domenica infine un altro “super” ospite. Marco Delogu nato a Roma da genitori sardi, è un fotografo italiano che vive e lavora a Londra, dove dirige l’Istituto Italiano di Cultura. Nel 2002 ha ideato “FotoGrafia. Festival internazionale di Roma”, di cui è il direttore artistico, e nel 2009 il “Phc Capalbio Fotografia”. Dal 2003 all’interno del Festival idea e cura anche la Commissione Roma, grande progetto fotografico che si rivolge ai fotografi internazionali e chiede loro di ritrarre la città di Roma in totale libertà interpretativa, con il risultato di aver reso Roma l’unica città al mondo ad aver affidato per quindici anni consecutivi il suo “ritratto” al gotha della fotografia internazionale.

21 Aprile 2019