“Non è la nostra protesta, basta strumentalizzazioni”

Gli Esuberi Meridiana, con una nota, scrivono "di dissociarsi e di continuare a protestare pacificamente e civilmente tutelando i propri passeggeri

La protesta degli Esuberi Meridiana si è sempre caratterizzata per essere pacifica, creativa, intelligente e per non aver mai recato danno ai propri passeggeri, coinvolti in azioni quali, banchetti informativi presso gli aeroporti con offerta di caramelle, Free Hugs (abbracci gratuiti), foto attraverso cornici di supporto #IoStoConILavoratoriMeridiana, donazione del Sangue, biciclettata green e la cena sotto la torre dell’aeroporto e serata musicale

Ora sono impegnati  a Nuoro, in un unica marcia lavoro di tutte le vertenze sarde, fra cui IGEA – lavoratori che gli esuberi sono andati a trovare in miniera a -80 metri, Ros Mary, Alcoa e tantissime altre che si stanno unendo per giungere alla Regione Cagliari. Da qui partiranno per Parigi e Bruxelles.

Nella nota si legge che gli Esuberi Meridiana “prendono quindi con tono fermo e deciso, le distanze dall’azione di questa mattina, di pochi e a volto coperto – a differenza di tutte le azioni delle “magliette rosse” fatte a volto scoperto che hanno portato denunce, querele e black list da parte di Meridiana.

Tale azione – si legge ancora –  come ha correttamente sottolineato il Comandante Andrea Mascia è “Un gesto inaccettabile che dimostra la mancanza di governo da parte dell’Azienda della situazione. Essendo anonimi potrebbe trattarsi di chiunque: potrebbe esser un lavoratore che ha agito per esasperazione o un rappresentante dell’azienda che potrebbe aver agito per strumentalizzare il fatto, oppure un esterno per creare eventi mediatici. Ormai la situazione è diventata una bomba ad orologeria e rischia di esplodere”

15 Novembre 2014