Memo in Rete, secondo appuntamento di Ceas e Ute

Un ciclo di incontri per condividere esperienze passate, presenti e future in ambito di tutela, gestione, ricerca scientifica promozione del territorio, fruizione sociale, sensibilizzazione ed educazione ambientale

Alghero M.E.M.O in Rete – Metodo, Esperienze, Mission, Obiettivi del Parco di Porto Conte e dell’AMP Capo Caccia – Isola Piana, è il titolo del progetto che vede insieme il Ceas Porto Conte e l’Università delle Tre Età di Alghero. Un ciclo di incontri per condividere esperienze passate, presenti e future in ambito di tutela, gestione, ricerca scientifica promozione del territorio, fruizione sociale, sensibilizzazione ed educazione ambientale.

Ad aprire la serie di incontri, nel mese di marzo, è stata Antonella Derriu, referente del CEAS Porto Conte, con un video sulle peculiarità del Parco e dell’Area Marina Protetta Capo Caccia -Isola Piana, per ricordare le meraviglie del nostro territorio protetto, introdurre insieme alla presidente dell’Ute Marisa Castellini, il progetto “Memo in rete” e illustrare il progetto “Pre-occupiamoci della nostra storia: un esempio di cittadinanza attiva”, per il recupero e valorizzazione del sito archeologico Villa romana di Sant’Imbenia.

La scorsa settimana, sempre in modalità remota, si è tenuto il secondo appuntamento di M.E.M.O in Rete dal titolo “Capo Caccia per i piccoli grandi volatori del mare: nodo fondamentale della rete transfrontaliera delle aree protette mediterranee” con gli esperti David Pala del Parco di Porto Conte e Jacopo Cecere dell’Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale (ISPRA) e Federico De Pascalis dell’Università di Milano. Dopo una breve introduzione di Marisa Castellini, presidente dell’UTE e di Antonella Derriu, referente del CEAS Porto Conte, la parola è passata a Jacopo Cecere che ha subito attratto l’attenzione dei partecipanti sul meraviglioso mondo degli uccelli marini: la loro distribuzione in mare, le aree di alimentazione, i lunghi e continui movimenti. Un breve passaggio anche alle potenziali minacce che incontrano questi sconosciuti abitanti del mare, provocate più o meno consapevolmente dall’uomo. L’esperto ISPRA ha poi illustrato con maggiore dettaglio le tre specie di procellariformi che frequentano la nostra area protetta e in particolare l’Uccello delle Tempeste, il più piccolo uccello marino europeo che passa la sua vita in mare e tocca terra solo per nidificare.  L’incontro si è concluso con il racconto, da parte dei tre esperti, del lavoro di studio e monitoraggio dell’Uccello delle Tempeste, in fase di svolgimento nell’ambito del protocollo d’intesa per la realizzazione di attività di comune interesse in materia ambientale e naturalistica fra Parco e ISPRA.

M.E.M.O in Rete prosegue a maggio con l’ultimo incontro per quest’anno accademico 2020/21 su un altro esempio di progetto in rete promosso dalla Protezione Civile della Regione Sardegna, che il CEAS Porto Conte sta svolgendo sul tema prevenzione e allerta incendi, dal titolo “Non lasciamo che bruci: le scintille possono accendere grandi idee o grandi disastri”.

27 Aprile 2021