“Medio Oriente, il più pulito ha la rogna”

L'opinione di Vittorio Guillot

Almeno per me è chiarissimo che Hezbollah, Hamas, Pasdaran e governo iraniano siano dei criminali. Non sono, non sono mai stato e non sarò mai una antisemita. Riconosco ad Israele il diritto di esistere e di difendersi in una Terra che in gran parte gli ebrei hanno acquistato ed in cui da circa 80 anni si sono insediati costruendo città e bonificando deserti . Una Terra che gli è stata assegnata dall’O.N.U. fin dal 1948. Riconosco ad Israele anche il diritto di contrattaccare ed annientare le organizzazioni terroriste che hanno effettuato il terribile massacro del 7 ottobre. Mi ha sorpreso, in proposito, che i suoi celebri Servizi Segreti non sapessero niente di un attacco così meticolosamente organizzato e per il quale era stato necessario un lungo periodo di addestramento per tanti criminali. E’ vero che 700.000 arabi lasciarono i territori in cui sorse Israele ma è altrettanto vero che un analogo numero di ebrei fu costretto, negli stessi anni, ad abbandonare i Paesi islamici in cui vivevano da secoli e che l’antisemitismo è abbondantemente praticato dalle comunità islamiche anche in Francia e nei Paesi Occidentali.

Riconosco che Israele è l’unico stato democratico del Medio Oriente e che in esso anche i cittadini arabi hanno i loro rappresentanti in parlamento . Capisco persino la sua preoccupazione per la possibilità che l’Iran abbia la bomba atomica in tempi molto brevi . Malgrado tutto ciò, detesto totalmente Nethaniau ed il suo governo, asservito ai sionisti più estremisti, perché negano ai palestinesi il diritto di avere quello Stato che l’O.N.U. riconobbe anche per loro fin dal 1948. Detesto, ovviamente, anche la volontà degli estremisti sionisti di estendere il loro stato dal Mediterraneo all’Eufrate e la prepotente violenza attuata contro gli arabi dagli abusivi coloni ebrei della Cisgiordania . Detesto ancora di più la sistematica distruzione di Gaza, che va ben oltre alla giusta esigenza di smantellare Hamas e le sue fortificazioni.

Non apprezzo gran che neppure la violazione del diritto internazionale effettuata da Israele con il bombardamento della sede diplomatica iraniana in Siria anche se quella,come tante altre sedi diplomatiche, soprattutto israeliane, era una base dei servizi segreti. Tanto meno accetto la volontà di Nethaniau di reagire alla rappresaglia iraniana,che è stata più spettacolare che dannosa . Se si va avanti di questo passo , si rischia di giungere entro breve ad un conflitto molto più vasto che, saldandosi con la guerra in Ucraina e con le tensioni con la Cina per la questione di Taiwan, per il controllo dei mari asiatici e per le note questioni economiche e commerciali, potrebbe sfociare in una catastrofica guerra mondiale.

Ciò malgrado che sembri che quella guerra non la vogliano non solo gli Europei e gli U.S.A., ma neppure la Cina, la Russia e l’Iran . Probabilmente la Russia frena perché , se l’Iran fosse direttamente impegnato in un conflitto , non potrebbe riceve tutti i droni ed i missili che le servono contro l’Ucraina. L’Iran , invece, non spinge sull’acceleratore forse perché ha bisogno di qualche tempo per dotarsi della bomba nucleare . Il timore di Israele della potenzialità atomica iraniana è certamente fondato . Comunque, soprattutto, cercando la collaborazione dei soggetti internazionali che possono fornire le tecnologie ed i materiali necessari per quella bomba, potrebbe cercare di fermarne la realizzazione ricorrendo a metodi meno drastici di una guerra .

Purtroppo un uomo di Nethaniau, precisamente il capo di stato maggiore delle sue Forze Armate, ha dichiarato a ‘Le Figaro ‘, riferendosi a Gaza: “Questa guerra ci offre l’occasione per cambiare la situazione in modo molto significativo , sia a sud che a nord , sia in tutta la regione”. Capisco che gli ebrei non ne possano più degli attacchi a cui li sottopongono continuamente sia Hamas che gli Hezbollah però, se l’atteggiamento di quel capo militare fosse portato alle sue estreme conseguenze, potrebbe coinvolgere tutto il mondo in un conflitto che nessuno sembra volere. Poiché non mi pare probabile che Nethaniau e compari lascino presto le loro poltrone, spero che si riesca almeno ad indurli a più miti consigli e che la soluzione umanamente possibile sia quella dei due stati per i due popoli.

Vittorio Guillot, 18 Aprile 2024