Insularità e Governance territoriale: acccordo Sardegna–Corsica

Realizzare progetti per la salvaguardia delle identità, della cultura e del patrimonio paesaggistico; valorizzare processi di tutela ambientale unita al riconoscimento delle specificità delle isole del mediterraneo e con un occhio attento alla gestione dei vincoli di insularità e delle governance territoriali. È su questi presupposti che Sardegna e Corsica hanno firmato ieri mattina, nella sede del Dipartimento della Collettività territoriale della Corsica, a Bastia, il Protocollo d’Intesa e di collaborazione per la definizione di strategie comuni di sviluppo territoriale basate su azioni di progettazione intraregionali e sovraregionali congiunte al fine di creare un unico soggetto di proposte di sviluppo nell’area mediterranea.

L’accordo, siglato per la Regione Sardegna dall’assessore degli Enti locali, Finanze e Urbanistica, Nicola Rassu e per la Corsica dal consigliere esecutivo degli affari europei della Corsica, Emmanuelle De Gentili, ha tra i suoi scopi primari anche quelli di definire politiche comuni in molteplici settori di ricerca e sviluppo economico-sociale e di pianificazione territoriale. Il progetto è inserito nel Programma di cooperazione transfrontaliera Italia-Francia marittimo 2007-2013, avrà una durata di cinque anni, ed è finanziato dal Fondo europeo di sviluppo regionale, nell’ambito dell’obiettivo “Cooperazione territoriale europea” siglato il 16 novembre 2007.

Grande soddisfazione è stata espressa, all’atto della firma, dall’assessore regionale Nicola Rassu, per quello che rappresenta un altro passaggio sostanziale nel percorso di collaborazione transfrontaliera che la Regione Sardegna ha attivato con numerosi partner europei e in particolare con la Corsica con la quale sono già in campo, da tempo, numerosi progetti di sviluppo economico, sociale e territoriale tra le due isole con in prima fila il progetto Accessit. E infatti, nello specifico, l’intesa firmata oggi mira a creare stabili canali di sviluppo sociale ed economico; nuove forme di sviluppo sostenibile; consolidare politiche adeguate nei campi della ricerca, dell’innovazione, dell’istruzione e qualificazione territoriale, della cultura, della lingua e del patrimonio identitario, oltre che sponsorizzare la creazione di sistemi utili alla difesa e alla tutela del paesaggio, del governo del territorio e delle identità locali.

Dopo la firma dell’Intesa, durante i lavori del seminario intitolato: “Progetto strategico ‘Porti e identità – PORTI'”, è stato fatto il punto sulle politiche portuali e marittime delle regioni impegnate nel progetto transfrontaliero e sono stati evidenziati i punti salienti dell’accordo siglato tra Sardegna e Corsica. All’incontro, oltre all’assessore degli Enti Locali della Regione Sardegna, Nicola Rassu, hanno preso parte anche: Joseph Castelli, Presidente del consiglio generale della Haute corse; il consigliere esecutivo degli affari europei della Corsica, Emmanuelle De Gentili; Laetitia Salini, direttrice degli affari europei e internazionali, e i rappresentanti di Liguria e Toscana, le altre due regioni impegnate nella il consigliere esecutivo degli affari europei della Corsica, Emmanuelle De Gentili; collaborazione transfrontaliera.

Nel portare i saluti del presidente della Regione, Ugo Cappellacci, l’assessore Rassu nel suo intervento ha sottolineato che “Grazie ad accordi come quello siglato oggi si possono creare nuove vie di sviluppo negli ambiti turistici, finanziari e nella corretta pianificazione paesaggistica e territoriale. Gli interscambi con culture a noi vicine come quella corsa, con la quale condividiamo storie ed economie simili, possono essere da volano per la creazione di nuovi sistemi economici legati all’agricoltura e all’innovazione sociale; allo sviluppo sostenibile nella gestione delle risorse idriche e all’approvvigionamento energetico e delle energie rinnovabili. Questi sono solo alcuni degli obiettivi comuni con la Corsica – ha concluso Rassu – con la quale puntiamo a portare avanti politiche comuni e integrate per uno sviluppo sostenibile utile a far si che queste due regioni, a pieno titolo, possano ritagliarsi un loro ruolo centrale nell’area mediterranea”.

15 Giugno 2013