Inaugurazione sale operatorie, i comitati cittadini della sanità insorgono

"Ci chiediamo chi inaugura oggi, sono gli stessi che hanno assecondato la chiusura del Punto Nascita di Alghero e che hanno contribuito allo sfascio della sanità cittadina e del territorio?"

“Lo troviamo alquanto offensivo il fatto che a due giorni dalle elezioni regionali si proceda all’inaugurazione delle sale operatorie dell’Ospedale Marino di Alghero, fra l’altro già ultimate da tempo”. A scriverlo, in una nota, sono il Comitato spontaneo a difesa della salute, il Comitato fiocchi azzurri fiocchi rosa, il Comitato nuovo ospedale e il Comitato uniti contro la chiusura dell’ospedale Marino.

“Ci chiediamo chi inaugura oggi, sono gli stessi che hanno assecondato la chiusura del Punto Nascita di Alghero e che hanno contribuito allo sfascio della sanità cittadina e del territorio? Gli stessi che hanno disertato le pubbliche assemblee e manifestazioni in cui si è rivendicato un ruolo più efficiente della sanità pubblica? – si domandano – La sanità non può essere usata per fini propagandistici e tanto meno il malessere e la necessità di adeguate cure dei cittadini, soprattutto di quelli che non possono permettersi le prestazioni a pagamento”.

“Da tempo questi comitati chiedono una sanità meno legata alle logiche “spartitorie” della politica e una gestione caratterizzata da trasparenti ed affermate capacità manageriali; la riduzione delle  liste di attesa di numerose prestazioni specialistiche, soprattutto per le patologie più gravi quali quelle oncologiche; la piena funzionalità dei reparti carenti di personale medico ed infermieristico, l’apertura del reparto di Lungodegenza; la piena funzionalità del centro di Salute Mentale; il potenziamento dei medici di medicina generale. La risposta sino ad oggi è stata un continuo cambio di ruoli nella direzione degli ospedali e nel distretto di Alghero, e come più volte denunciato, la totale passività nell’accettare la chiusura del Punto Nascita. Abbiamo dichiarato pubblicamente la disponibilità al confronto con tutti i candidati alle elezioni regionali ma non alle inutili e vuote promesse; oggi constatiamo che il bluff continua, ma non sappiamo sino a quando” concludono i comitati.

23 Febbraio 2024