Fallisce per pagare i debiti: assolto dalla bancarotta

Aveva dichiarato bancarotta per 430mila euro. Soldi che non si era messo in tasca, ma che aveva distratto dal fallimento della ditta per pagare i suoi dipendenti e i fornitori e non generare un effetto domino della disperazione. L’uomo, che si è detto rovinato per pagare le tasse, era finito davanti al giudice, accusato di bancarotta fraudolenta . Tuttavia, essendo riuscito a dimostrare che quel denaro era servito per pagare tasse e fornitori, dopo vent’anni di problemi e di cartelle esattoriali è arrivata almeno una buona notizia: l’assoluzione “perché il fatto non costituisce reato”.

E’ successo nel Nord Italia. I guai dell’imprenditore erano cominciati nel 1994, quando gli era arrivata una cartella esattoriale di 12 milioni di lire relativa a una precedente attività.

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29 Marzo 2013