Carni Sarde, Falchi: «noi parliamo con i fatti, chi ci ha preceduto con le assenze»

«Un silenzio disarmante era nei tavoli della Conferenza Stato Regioni: la Regione Sardegna della Giunta Cappellacci colpevolmente assente nei momenti più delicati in cui si discuteva il futuro della politica agricola comunitaria». L'ha affermato l'assessore all'agricoltura Elisabetta Falchi

“In tutte le sedi regionali e nazionali abbiamo sempre difeso le produzioni agroalimentari sarde, non solo a parole ma con i fatti. Il silenzio assordante e disarmante era nei tavoli della Conferenza Stato Regioni dove la Regione Sardegna della Giunta Cappellacci era colpevolmente assente da tempo, nei momenti più delicati in cui si discuteva il futuro della politica agricola comunitaria, al punto che l’ovicaprino era praticamente sparito dai piani di intervento della zootecnia nazionale.  Solo dopo un intenso lavoro di mediazione in Conferenza Stato-Regioni, a tavoli quasi chiusi, siamo riusciti a reinserire il comparto trainante delle nostre produzioni agricole nei piani di azione nazionali. Allo stesso tempo abbiamo portato a casa 5,5 milioni l’anno, per cinque anni, per la valorizzazione dell’Agnello di Sardegna Igp. Questi sono solo alcuni dei nostri risultati che hanno dovuto sopperire alle inattività dell’ex governo regionale, tanto caro all’onorevole Pittalis”. Lo ha detto ieri pomeriggio a Oristano l’assessore dell’Agricoltura, Elisabetta Falchi, a margine del convegno “Nuove acquisizioni in materia di coagulabilità del latte ovino e caprino”, rispondendo alle dichiarazioni rilasciate alla stampa dal capogruppo di Forza Italia in Consiglio regionale, Pietro Pittalis.

“L’impegno dell’assessorato e dell’intera Giunta nel promuovere le qualità delle carni sarde – ha proseguito l’esponente dell’esecutivo Pigliaru – è stato costante fin dal primo giorno del nostro mandato. A Expo abbiamo raccontato gli allevamenti sardi, dove gli animali nascono e crescono al pascolo cibandosi delle numerose erbe spontanee della macchia mediterranea. Abbiamo illustrato le unicità nutrizionali delle carni dell’Agnello di Sardegna Igp e del Bue Rosso nella dieta tradizionale dei nostri territori. Una dieta che ha permesso alla Sardegna di conquistare le vette della qualità della vita e della longevità mondiale. Proprio pochi giorni fa, lo scorso 25 ottobre – ha concluso Falchi – abbiamo chiuso le iniziative sull’agroalimentare isolano presentate a Expo con un incontro dedicato anche al nostro Agnello Igp”.

Convegno Oristano. Al convegno di Oristano, organizzato dal Dipartimento di Veterinaria dell’Università di Sassari, dall’Agenzia regionale Agris, da Ara e dalle Apa, sono state presentate numerose ricerche scientifiche sulla possibilità di migliorare le caratteristiche sull’attitudine alla caseificazione del latte ovino. “Giornate come quella di oggi – ha osservato la titolare dell’Agricoltura – sono molto importanti nel mettere a sistema il mondo produttivo con le attività di ricerca che provengono dalle università e dalle strutture regionali. Il modo migliore per valorizzare gli aspetti caratterizzanti delle nostre filiere”.

31 Ottobre 2015