“Alghero tra emergenza lavoro e abitativa”

L'opinione di Giovanni Baldassarre Spano, promotore del Gruppo Poder Popular per Alghero

Risulta triste il fatto che la politica ad Alghero attenda sempre gli ultimi giorni della campagna elettorale per parlare di tematiche. Parimenti comico appare chi non eccepiva nulla all’operato dell’amministrazione uscente sino a febbraio scorso ed ora si prodiga in opinioni a tutto tondo. Tutto ciò è indegno di una città come Alghero e se Olbia nel frattempo ci ha superato di gran lunga, lo dobbiamo anche a questo. I nostri politicanti attendono le elezioni per stolkerare i cittadini al mercatino del mercoledì, mentre altri fanno i fatti.

Da anni non ho risparmiato critiche sia all’amministrazione Bruno che a quella uscente. Nessun secondo fine, forse a contrario di altri, mi ha trattenuto da affermare pubblicamente che la Giunta Conoci, con dovute eccezioni, non ha mai avuto una minima visione per il futuro. Dopo 5 anni sprecati ci troviamo innanzi ad una crisi strutturale dell’occupazione e della questione abitativa. I giovani algheresi sono costretti ad andare altrove sia per lavorare che per abitare perché ciò che li attende in città è solo qualche lavoretto estivo. Non vi sono strutture economiche in grado di far fronte all’occupazione giovanile poiché puntando su un modello turistico di massa e nel solo periodo estivo. La formazione degli operatori viene tragicamente ritenuta superflua. Se un giovane decide di abbandonare il suo luogo lo fa per prospettive che qui non trova e compensi maggiori, non per ragioni da ricercare in qualsivoglia ragionamento filosofico. 

Il modello economico attuale è fallimentare perché non è funzionale alla vita di una Città che non è fatta della sola estate. Come detto in decine di articoli il turismo deve diversificare la propria offerta con modelli alternativi in grado di attirare altri segmenti. Vi sono da sempre importanti prospettive (che altri posti colgono ma noi no) nel turismo sportivo ed ecosostenibile o in modelli che intercettino il mercato del lusso. A questo deve affiancarsi l’uso dell’ulteriore risorsa del nostro territorio: l’agricoltura di eccellenza. Essa deve portare a costituire consorzi con attribuzione del marchio di qualità del Parco di Porto Conte (completamente da rivedere) portando a km 0 anche la trasformazione industriale dei prodotti. Dobbiamo ragionare in grande per essere grandi se no resteremo una città che invecchia e rimpiange un passato mentre diventa il fanalino di coda della Sardegna. La città non deve perdere la funzione abitativa perché i costi del mercato immobiliare vanno nel senso opposto. Un giovane o una famiglia non si possono permettere appartamenti che vanno dai 170000 ai 250000 euro se va bene, a fronte anche degli aumentati costi del credito bancario. Analogamente gli stessi si trovano anche nell’impossibilità di acquisire case in locazione poiché esse vengono locate 9/10 mesi l’anno nelle ipotesi migliori.

La politica locale, con anni di immobilismo, ha creato la tempesta perfetta che ha portato la città quasi al punto di non ritorno. Si deve intervenire subito con appositi strumenti urbanistici per costituire nelle borgate centri di espansione a prezzi immobiliari contenuti, soprattutto da destinare ai giovani algheresi. Risulta inutile che alcuni si prodighino in discorsi volti al recupero di stadi ecc, quando tra 10 anni non ci saranno i ragazzi che potranno giocarci dentro. Cittadini algheresi date dignità ai vostri figli. Rendete loro giustizia non popolando nuovamente il Consiglio Comunale si incompetenti, muti e di portatori di intrallazzi.

Giovanni Baldassarre Spano, promotore del Gruppo Poder Popular per Alghero, 26 Aprile 2024