“Alghero la città dei cambi di destinazione d’uso”

Intervento di Mimmo Pirisi, consigliere comunale del Partito Democratico

Alghero la città dei cambi di destinazione d’uso, una prassi  consolidata in città, da più di trent’anni, senza che si approvi uno straccio di Piano Urbanistico o altri strumenti di pianificazione, come il Piano dei Litorali (abbandonato da questa amministrazione da tempo per non infastidire qualcuno) o il Piano del Centro Storico (sparito dai radar) o alcuni meno impegnativi ma fondamentali come il Piano del Commercio cittadino o il Piano del Traffico o Maria Pia (con singolari richieste di palazzinari  per improbabili ristrutturazioni ) per citarne alcuni.

Questi, stanno subendo la stessa sorte, dimenticati, e ciò sta trasformando la nostra città in una città senza regole , senza respiro, senza programmazione e senza una visione per il futuro.  Oggi più di ieri queste carenze lasciano il segno e si vedono tutte in città, in termini di vivibilità o di prospettiva. Non solo, questo modus operandi sta interessando da qualche anno anche le periferie , le borgate e oggi anche il Parco di Porto Conte, che cresce senza un idea di sviluppo condiviso e senza l’unico strumento indispensabile per il suo futuro, “il Piano del Parco”.

Piano che potrebbe tracciare una linea su quello che la città, le sue borgate e i suoi cittadini vogliono per il Parco. Senza di esso siamo in balia delle estemporaneita dell’Amministratore di turno, o del Direttore pro tempore. Oggi quindi risulta indispensabile prima di ogni modifica , variazione di destinazione d’uso, approvare il Piano del Parco, e per far questo è necessario aprire una discussione in città e nel suo territorio per condividere idee e proposte. Siamo ancora in tempo, per non perdere importanti finanziamenti pubblici,anche dal PNNR. 

Questi vanno veramente canalizzati affinché creino sviluppo vero ,concreto e duraturo per il territorio e per la città.  Pensare oggi a interventi a macchia di leopardo non ha senso e non porteranno concrete opportunità per la città. Per questo si apra subito un dibattito in consiglio , nelle commissioni, nelle borgate, un confronto per raccogliere idee e trasformarli in atti,  altrimenti anche il Parco diventerà una scatola vuota per pochi, e lontano dagli obbiettivi di chi ha creduto  e voluto la  nascita del parco negli 90.

Mimmo Pirisi, 17 Ottobre 2021