“Alghero e la vacuità della politica locale”

L'opinione di Giovanni Baldassarre Spano, Gruppo Poder Popular per Alghero

A pochissimo dalle prossime amministrative, Alghero vive un fermento, poco apparente ma concreto, degno delle fiere campestri del bestiame. Discussioni in segrete stanze, consultazioni occulte e pianificazioni di campagne elettorali “innovative”, si susseguono in tutto il panorama politico locale, recentemente sconvolto dalle elezioni Regionali. Ci sono vinti che non si considerano tali, vincitori a loro insaputa e potenti o presunti potenti, che tutti insieme si includo ed escludono in coalizioni spesso esistenti solo sulla stampa. Alghero assiste ad uno spettacolo che spesso ha conosciuto ma che ora diventa tragicomico in quanto i soliti “eterni” della politica, che spesso operano nell’ombra, per ragioni anagrafiche affrontano l’ultimo od il penultimo giro di valzer sulle spalle dei cittadini. Cosa grave è che spesso i candidati in pectore si trovino strattonati da troppi che sciamano loro intorno, in uno snervante gioco della quadra. Nessuno purtroppo si scandalizza di questo, considerandolo normale.

Francamente tutto ciò non lo è affatto. I temi e le visioni per il futuro che non trovano protagonismo in una competizione elettorale rappresentano l’esclusione degli ingredienti principali da una pietanza culinaria. Un cuoco stellato che bolle solo acqua senza altro da aggiungere diviene uno qualunque. Appellandomi a tutti i cittadini a cui ciò appare nauseante, chiedo che a prevalere nel criterio di conferimento del loro voto sia l’analisi del programma che i candidati (anche consiglieri) vogliono portare avanti e non il solito copione di promesse o di scambio.

La città di Alghero da troppi anni (e negli ultimi ha toccato il fondo) giace in un torpore che sta privilegiando altre parti dell’Isola sia sotto il profilo demografico che economico. Le priorità sono tante e partono principalmente dal lavoro, nonché dal benessere dei cittadini e dell’incentivo concreto nel non spopolamento della città dei propri giovani. La fiera della transumanza politica ora in corso non è di certo una risorsa per la famosa destagionalizzazione che si cerca da anni ma una ulteriore riprova dello scadimento della politica locale.

Votando persone sbagliate che poi vanno a sedere in Consiglio Comunale, spesso con sorprendenti elettorati, stiamo fottendo (scusando la parola) la città 5 anni alla volta. Sarebbe ora di invertire questa rotta che ci sta portando a sbattere sugli scogli. Auspico che a giugno i cittadini non si rifugio nel disertare le urne, poiché questo non porta a nulla di buono, ma che siano animati da uno spirito di rinascita e rivalsa. Concludo chiedendo di riflettere su una cosa molto semplice: se il territorio che i vostri figli abbandonano è spesso amministrato da persone che rispetto a loro hanno curriculum che fanno sorridere, la vera colpa di chi è? Riprendiamo in mano questa Città per rispetto di noi stessi che delle generazioni che verranno.

Giovanni Baldassarre Spano, 18 Aprile 2024