Aggressione verbale al sindaco di Macomer da parte di un disoccupato del luogo

Il primo cittadino avrebbe deciso di non finalizzare la denuncia, ma non giustifica il carattere violento della protesta nei suoi confronti

Sempre più difficile fare l’amministratore di una paese o città in questo periodo di forte crisi economica, e ancor più arduo è il compito dei sindaci, soprattutto in Sardegna. Lo sa bene il primo cittadino di Macomer che durante la mattinata di ieri ha dovuto subire l’aggressione di un disoccupato trentenne. L’uomo, dopo essere penetrato nell’ufficio del sindaco Antonio Onorato Succu, lo avrebbe minacciato chiedendo di trovargli un posto di lavoro. Interviene quindi l’assistente sociale del comune che afferma la mancata attribuzione al disoccupato di un posto nella graduatoria del servizio sociale. All’ennesima negazione il trentenne è andato in escandescenze ed è stato necessario l’intervento delle forze dell’ordine. Il sindaco Succu non ha esposto denuncia, ma rispondendo alle scuse scritte del disoccupato ha affermato che la situazione di criticità nel tessuto sociale macomerese non giustifica l’aggressione e nemmeno le violenze verbali che ha dovuto subire.

redazione, 11 Luglio 2014