València, Gandia e Castelló accolgono le canzoni algheresi

Il concerto Mans Manetes, promosso dalla Plataforma per la Llengua, è arrivato a València, Gandia e Castelló. I

Il concerto Mans Manetes, promosso dalla Plataforma per la Llengua, è arrivato a València, Gandia e Castelló. I tre concerti sono serviti ad avvicinare e rafforzare le relazioni tra Alghero e il Paese Valenciano, in ambito istituzionale, accademico e culturale. I valenciani si sono potuti nutrire della cultura dell’isola grazie alle canzoni tradizionali proposte dal coro di ragazzi – protagonisti indiscussi dei concerti – accompagnati da un pubblico numeroso e partecipe. Da parte loro, i ragazzi e le famiglie hanno potuto visitare diverse città valenciane e imparare qualcosa in più sui territori del dominio linguistico.

I concerti valenciani danno continuità ad un progetto nato con l’obiettivo di offrire alle nuove generazioni di algheresi – che beneficiano a scuola di un insegnamento discontinuo nella lingua d’appartenenza – un prodotto culturale che possa rendere il giusto omaggio alla propria cultura. “Condividiamo la stessa lingua però con denominazioni diverse e distribuita tra quattro stati europei perchè, la nostra, è una lingua internazionale di più di 10 milioni di parlanti”, ricorda il delegato della Plataforma per la Llengua per il Paese Valenciano, Manuel Carceller.

Per l’occasione una comitiva algherese formata da Salvatore Mulas (Fondazione Alghero), Raniero Selva (assessore all’Ambiente) e Irene Coghene (delegata della Plataforma per la Llengua per Alghero) preceduta dalla direttrice della Plataforma per la Llengua, Neus Mestres e da Manuel Carceller (delegato valenciano) ha partecipato a due visite istituzionali: la prima con il presidente delle Corti Valenciane, Enric Morera e l’altra con Carles Padilla e Rafael Castelló, rispettivamente vicerettore di Internazionalizzazione e Cooperazione e direttore del Servizio di Politica linguistica dell’Università di València.

Per ciò che concerne la parte artistica, i concerti si basano sul libro-disco Mans manetes. L’Alguer: paraules, cançons i veus de minyons, che la Plataforma per la Llengua ha realizzato l’anno scorso, e del quale sono stati distribuiti 8.000 esemplari nelle scuole algheresi. Artisti di tutti i territori del dominio linguistico hanno partecipato al progetto dal sui inizio, come ai diversi concerti che hanno avuto luogo nel Paese Valenciano.

Così Pau Alabajos, Mireia Vives e Borja Penalba –anfitrioni dello spettacolo – e Meritxell Gené e Carles Belda hanno collaborato con Marc Serrats e Claudio Gabriel Sanna, anime del progetto, per poter portare Alghero nelle terre valenciane. Il gruppo di musicisti eccezionali che si è riunito dalla città della Sardegna è formato, oltrechè da Serrats (voce e chitarra) e Sanna (voce e mandola), da Àngel Maresca “lo Barber” (voce e chitarra), Salvatore Maltana (contrabbasso), Dario Pinna (violino) e Paolo Zuddas (percussioni).

Per quanto riguarda i ragazzi, i solisti sono Sophia Cadoni, Michele Calaresu, Viola Chiavetta e Matilde Giaimis. Con il coro formato da Bianca Arras, Carla Carboni, Anita Maltana, Alessandro Meraglia, Marta Motzo e Alessia Paddeu hanno rubato il cuore al pubblico e hanno incantato grandi e piccini. Mans Manetes continuerà il suo tour a Cassà de la Selva (Girona) il prossimo venerdi 16 novembre, per partecipare al festival Càntut, dove si proietterà il documentario L’Alguer: un pentagrama com un carrer, prodotto da Roger Cassany durante la realizzazione dei primi concerti.

15 Novembre 2018