Tre mogli di dottori ribattono indignate

Caro Josef, non nascondiamo che prima dell' ultimo tuo pezzo offensivo per le mogli dei medici eravamo tutte pazze dei tuoi articoli, ma ora...

Senti Josef, ti diamo del tu anche se non è nostra ormai consuetudine farlo. Prima del tuo ultimo articolo sulle mogli dei dottori che per la maggior parte potrebbero essere donne di facili costumi, noi tre, Pinta, Nina, e Santamaria, essendo sposate con tre medici, tutti e tre specializzati, uno in ginecologia, uno in urologia, ed infine il terzo in sessuologia, ti possiamo garantire che prima di sposare fonte di guadagno dei nostri mariti ci siamo fatte visitare a vicenda, e loro da grandi specialisti hanno garantito che eravamo treambe vergini anche se avevamo l’imene elastico. Ci sentiamo offese e abbattute, e con il morale a terra. Non nascondiamo che prima di questo ultimo articolo offensivo per le mogli dei medici eravamo treambe pazze dei tuoi articoli, simpatici e satirici; noi tre amiche leggevamo con piacere le tue lettere, ma ora, non lo faremo più, a meno che tu non ti scusi pubblicamente, oppure visto che le offese siamo noi tre lo puoi fare anche separatamente: ci possiamo incontrare quando i nostri mariti fanno il turno di notte e chiariamo, siamo sicure che, superato questo piccolo malinteso, torneremo ad essere tue affezionate lettrici. Baci dalle amiche caravelle come scherzosamente ci chiamano i nostri amici più intimi.

Carissime amiche caravelle, sono lusingato dei vostri apprezzamenti riguardo i miei articoli in maggioranza seri e ponderati, basati quasi tutti, (dico quasi perché a volte mi lascio andare) su seri e ponderati studi fatti su la Trecani, la Treporci, e la Tretroie. Sono arcisicuro che noi continueremo ad avere buoni rapporti, anzi ottimi, in quanto io ho tutte le serie e buone intenzioni di chiarire questo piccolo incidente nato più che altro da incomprensioni. In un precedente articolo titolato “La vergine Donatella”, ho parlato della lettera inviatami da un ‘dottore’ che, dopo aver atteso sei mesi per fottersi la sua adorata compagna che poi sarebbe diventata sua moglie, si lamentava che non vi era stata fuoriuscita di sangue. Gli ho spiegato che alle volte, come tutti sanno, capita normalmente che al primo colpo amorevolmente ben assestato la volva dovrebbe sanguinare; scusate il lapsus, intendevo dire la vulva, perchè la volva altro non è che l’autovettura delle donne Svedesi. Tornando a noi, care amiche Nina, Pinta e Santamaria, solo Manitou sa quanti mari avrete solcato, e questo è bene, perché il mondo bisogna esplorarlo tutto. Quando ho parlato del futuro marito di Donatella non ho precisato che si trattasse di un medico o di un laureato magari entrambi a spasso. Questa vostra presa di posizione mi fa pensare che voi abbiate la coda di paglia che si infiamma facilmente, al pari di qualche altro. Concludo dicendo che nella società raziocinante un posto di privilegio va attribuito alla donna, la moglie, compagna, amante o addirittura accompagnatrice occasionale. Anche nel regno degli animali c’e l’istinto ad accoppiarsi sessualmente fra maschi e femmine, per amore, simpatia , interesse pecuniario o addirittura per semplice appagamento sessuale. Nella odierna società c’è posto per tutti, per gli sceicchi come per i derelitti senza arte né parte, per le puritane come per quella punto vitale, le donne con un elevato tasso adrenalico di porra.

Nella foto: immagine d’archivio

Giuseppe Angioi, 10 Settembre 2015