Tedde (FI): “Pigliaru si opponga a chiusura corte d’appello Sassari e tribunale di Tempio”

On.Tedde: È indispensabile che il presidente della Regione riunisca attorno ad un tavolo tutti i parlamentari eletti in Sardegna affinché facciano fronte comune per arginare questo tentativo di indebolire l'organizzazione del servizio giustizia sardo

“No alla desertificazione istituzionale, al disimpegno dello Stato dai territori, all’ennesimo calpestamento della specialità della Sardegna”. Così il vicecapogruppo di Forza Italia, Marco Tedde, denuncia che nella riunione dl Consiglio dei Ministri del 29 di agosto, all’interno del progetto complessivo di riorganizzazione della geografia giudiziaria, che costituisce uno dei 12 punti della riforma della giustizia, verrà approvata la soppressione della Sezione della Corte d’Appello di Sassari e del Tribunale di Tempio. “È un provvedimento iniquo -incalza l’ex sindaco di Alghero-, che pare abbia già ricevuto il “pilatesco” “placet” dei partiti di maggioranza e che va a danneggiare le irrinunciabili esigenze di giustizia dei cittadini sardi Tutto ciò avviene – ha aggiunto il forzista- nel silenzio complice del governo regionale che spende gran parte delle energie nel tentativo di mettere in campo norme che consentano la sostituzione dei Direttori generali delle Aziende sanitarie. Occorre -propone l’esponente politico azzurro- che il Presidente Pigliaru faccia sentire alta sua voce, in rappresentanza del popolo sardo, ed intervenga presso Renzi per bloccare questo ulteriore tentativo di impoverimento istituzionale della Sardegna che non tiene conto del gravissimo deficit infrastrutturale che rende oltremodo difficile i collegamenti col capoluogo, e dello straordinario carico di procedimenti della Sezione della Corte d’appello di Sassari. È indispensabile che il presidente della Regione riunisca attorno ad un tavolo tutti i parlamentari eletti in Sardegna affinché facciano fronte comune per arginare questo tentativo di amputare ed indebolire l’organizzazione del servizio giustizia sardo e, se necessario, chieda la convocazione urgente del Consiglio Regionale affinché le forze politiche sarde prendano posizione sul punto. Non si può continuare a fare finta di nulla – ha concluso Tedde- mentre lo Stato centrale liquida la Sardegna, arretrando di giorno in giorno, facendo mancare risorse, cancellando ogni forma di presidio del territorio”.

red, 25 Agosto 2014