Sassari, Serra (AFI) contro Sanna e diocesi: «Chiesa di parte, scriveremo al Papa»

Il presidente di "Alternativa Futura per l'Italia" replica a quanto detto da Nicola Sanna durante l'intervento dalla parrocchia di Mater Ecclesiae

Un intervento di circa mezz’ora dall’ambone della parrocchia di Mater Ecclesiae quello del sindaco di Sassari, Nicola Sanna, che a tutto campo ha parlato d’immigrazione e edilizia popolare. Intervento che non è andato giù al movimento politico “Alternativa Futura per l’Italia” che tramite il presidente Pietro Serra ribatte alle parole del primo cittadino attaccando la diocesi: «Abbiamo ascoltato con profondo rammarico le parole di Sanna», afferma il leader dell’AFI.

«Siamo rimasti attoniti e sgomenti per il fatto che l’attacco provenisse dall’interno di una parrocchia, con il sindaco (ospite settimanale!) che senza contraddittorio parlava dall’ambone. Questo atteggiamento è scandaloso, perciò mi farò carico di indirizzare una lettera all’arcivescovo, padre Paolo Atzei, e per presa conoscenza agli organismi del Vaticano che stabiliranno se sia il caso di prendere provvedimenti nei confronti di chi permette comizi politici mascherati da testimonianze di vita».

«Oggetto dell’attacco è stato il comunicato dello scorso 6 marzo nel quale il segretario comunale dell’AFI, Antonio Garau, chiedeva l’assegnazione delle case popolari prima ai sassaresi e poi agli extracomunitari. Lo stesso sindaco –  ­ prosegue ancora Serra ­- ha confermato che 4 case verranno assegnate agli immigrati, mentre il resto ai sassaresi. Con forza, interpretando il sentimento comune dei cittadini, ribadisco che tali case devono essere assegnate esclusivamente ai sassaresi. Quando tutti questi avranno una sistemazione allora ci si potrà occupare degli altri. Nessun padre verrebbe considerato saggio se si occupasse prima dei vicini e poi dei propri figli».

«Il video, visibile su YouTube dal minuto 25:30 (Musica e Parabole Sindaco Nicola Sanna 17 marzo 2016) è stato visto da appena 10 persone. Un flop mediatico per una parrocchia che si preoccupa più di Cesare che di Dio, e per un sindaco che amministra oltre 125 mila abitanti il cui consenso popolare diminuisce giorno dopo giorno» – conclude Serra.

4 Aprile 2016