Riforma degli Enti Locali, restano solo le quattro province storiche

L’assessore Erriu spiega che i Comuni saranno assieme alla Regione i due più importanti organi di amministrazione e governo del territorio

C’era stato il referendum del 6 maggio 2012 in cui i sardi si erano espressi per l’abrogazione delle 4 nuove province di Olbia Tempio, Medio Campidano, Ogliastra e Carbonia Iglesias, ora a distanza di due anni la Giunta Regionale ha dato parere positivo al decreto legge presentato dall’assessore Cristiano Erriu che riforma il sistema delle province nell’isola, lasciando solamente le quattro storiche di Sassari, Nuoro, Oristano, Cagliari. La Riforma degli Enti Locali mette in risalto il ruolo dei Comuni che assurgono al ruolo di protagonisti nel computo totale del cambiamento in atto in quanto i due principali livelli amministrativi e di governo del territorio diventano la Regione ed i Comuni.
“Eliminate quelle che convenzionalmente chiamiamo le quattro nuove Province – spiega l’assessore agli Enti Locali, Cristiano Erriu – oltre alle Unioni dei Comuni, in Sardegna sarà istituita la città metropolitana di Cagliari alla quale saranno associati 16 Comuni limitrofi: altri potranno unirsi successivamente. Alla Provincia del Sud Sardegna farà capo tutto il Medio Campidano, il territorio di Carbonia Iglesias e i Comuni della Provincia di Cagliari che non sono compresi nella Città metropolitana. Restano Oristano, Nuoro (nel cui territorio sarà compresa anche l’Ogliastra), Sassari (che ricomprenderà l’ex Provincia di Olbia Tempio). Queste Province resteranno temporaneamente, sino all’approvazione della legge costituzionale di modifica dell’articolo 43 dello Statuto regionale”.

redazione, 30 Dicembre 2014