Reparto medicina: gravi carenze personale infermieristico

In data 14 Ottobre 2013 le Organizzazioni Sindacali scriventi hanno incontrato il personale infermieristico e durante la discussione sono emerse numerose criticità e lacune che devono essere appianate con urgenza. Intanto, leggiamo nel comunicato, i dati di fatto sono questi: l’ unità Operativa Medicina generale del presidio Ospedaliero di Alghero è posta al primo piano dell’Ospedale Civile ed è divisa in due reparti di degenza, reparto uomini con 29 posti letto più 6 “barelle” e reparto donne con 17 posti letto e 1 “barella”. La dotazione organica è di 25 Infermieri (di cui 3 con la 104) e di 5 OSS più uno in aspettativa. L’organizzazione dell’orario di lavoro si basa su una turnazione così predisposta: pomeriggio dalle 14.00 alle 21.15, mattina dalle 7.00 alle 14.15, notte il giorno successivo dalle 21.00 alle 7.15, smonto e riposo. Alla luce di questo, il numero esiguo degli Infermieri e OSS non permette di garantire una regolare assistenza al paziente sia nell’arco delle 24 ore giornaliere sia nel ciclo della turnazione settimanale; il turno di notte prevede solo due unità infermieristiche per reparto senza la presenza di personale di supporto, ciò determina che durante le urgenze un infermiere deve spostarsi dal reparto per fare commissioni come portare provette di campioni di sangue in laboratorio (ubicato in un altro stabile vicino), accompagnare i pazienti in radiologia ecc. di conseguenza in reparto rimane una sola unità la quale oltre che gestire l’urgenza deve sperare che nulla succeda agli altri 30 pazienti ricoverati; immaginiamo un paziente con problemi cardiaci acuti, il medico prescrive il controllo della troponina, esame con prelievo ematico ogni 30 minuti, e di conseguenza un Infermiere trascorre la notte facendo la spola tra laboratorio e reparto.

Arriviamo al pronto soccorso. Il Pronto Soccorso ricovera pazienti affetti da patologie riconducibili all’U.O. di Medicina Generale in tutti i reparti del nosocomio Algherese, per cui si trovano pazienti ricoverati in Chirurgia, in Ginecologia, in Otorino, con il trasferimento in questi reparti di pazienti già ricoverati in Medicina ma stabilizzati (rispetto alla propria patologia), utilizzando poi, il letto liberato per il nuovo ricovero. E’ successo,scrivono i sindacati e sottolineiamo che questa situazione è gravissima, che durante la notte pazienti definiti stabili vengano svegliati e invitati a trasferirsi ad altro reparto, si effettua velocemente la pulizia del posto letto e si procede al ricovero del nuovo paziente. ” A nostro parere -scrivono nel comunicato i sindacati- attività incivile non degna di una struttura sanitaria”.

E leggiamo ancora nella nota stampa: “Spesso e volentieri gli infermieri sono chiamati dagli altri reparti per assistere i pazienti in appoggio e per questo sono costretti a sguarnire il proprio reparto;
Inoltre, nel servizio la somministrazione dell’ossigeno terapia avviene tramite grandi bomboloni di ossigeno che il personale trasporta da una stanza di degenza all’altra tramite carrellini adattati all’attività, purtroppo capita molto spesso che i dipendenti della ditta fornitrice lasci in uno stanzino adiacente al servizio i bomboloni pieni, non adagiandoli a nessun carrello, ciò comporta che il personale, quasi sempre ragazze infermiere che non hanno la forza per caricarli nei carrellini, fanno molta fatica a trasportarli ai letti dei pazienti, non bastasse, si devono attrezzare di pinze a pappagallo per collegare le bombole all’erogatore dell’ossigeno. Queste segnalazioni, a nostro avviso, fanno emergere che l’assistenza erogata è molto al di sotto degli standard di qualità raccomandati dagli obiettivi Regionali in materia Sanitaria, che le condizioni di lavoro cui è sottoposto il personale sono fuori da tutte le norme e regole lavorative e di sicurezza, ma soprattutto che al malato viene negata qualsiasi condizione che garantisca e tuteli la sua dignità. Và ricordato che il Codice Deontologico all’art.49 cita testualmente: “L’infermiere, nell’interesse primario degli assistiti, compensa le carenze e i disservizi che possono eccezionalmente verificarsi nella struttura in cui opera. Rifiuta la compensazione, documentandone le ragioni, quando sia abituale o ricorrente o comunque pregiudichi sistematicamente il suo mandato professionale”.

“Pertanto- scrivono in conclusione- chiediamo un intervento tempestivo per sanare il dramma di questo servizio, e cioè un sensibile aumento della dotazione organica di infermieri e sopratutto di OSS che coprano il servizio su 24 ore e per l’intera settimana, ovvero 28 Infermieri e 12 OSS, l’attivazione della squadra volante notturna di ausiliari, un cambiamento dell’organizzazione dei ricoveri impropri, il divieto assoluto dell’utilizzo delle barelle e in ultimo un’accelerazione dei lavori di manutenzione che interessano il Presidio Ospedaliero e in particolare il Servizio di Medicina Generale. Infine, ricordiamo l’impegno preso dalla direzione, e ad oggi disatteso, dell’apertura del Servizio di Lungo Degenza presso l’Ospedale Marino, dove c’è un piano dello stabile già pronto per accogliere un reparto di degenza, luogo che due anni è vuoto in seguito alla chiusura del reparto Ortopedia Uomini e che sarebbe un’ottima e veloce soluzione per molti pazienti e famiglie del territorio”.

4 Novembre 2013