Rally Raid, proseguono le gare tra scenari da capogiro

Continuano le gara di auto e moto in un paradiso di granito incastonato tra Oschiri, Pattada, Alà dei Sardi e Buddusò sulle piste dei cantieri forestali di Sa Conchedda, Tandalò e Lerno. Domani l'ultima tappa della prima edizione

La seconda Tappa di tre del Sardegna Rally Raid. 101 chilometri di Speciale per le Moto, intervallata da una breve neutralizzazione, 2+102 per le Auto. Molta navigazione, un compendio antologico di vari tipi di terreno. Lo scenario comune è da capogiro, un paradiso di granito incastonato tra Oschiri, Pattada, Alà dei Sardi e Buddusò sulle piste dei cantieri forestali di Sa Conchedda, Tandalò e Lerno. Sono le alture del Monte Lerno, foreste di leccio e sugherete oltre 1.000m s.l.m. dominate dall’aquila reale. È uno dei sensazionali osservatori naturali sulle bellezze del Centro Nord dell’Isola. Ed è l’area centrale del Rally Campionato del Mondo WRC, l’”offerta” di Tiziano Siviero, in stretta collaborazione con la Sardegna, ai partecipanti al Sardegna Rally Raid. Rispetto al WRC, è una configurazione triplicata dell’impegno agonistico, ovvero un messaggio chiaro delle intenzioni degli organizzatori nel rapporto con gli appassionati. Si sta fuori tutto il giorno, previsti un punto di assistenza remota e il ritorno ad Alghero a metà pomeriggio. Vincono Pietro Degiacomo, GasGas, e l’equipaggio Bordonaro-Lovisa, Suzuki.

La gara delle Moto porta un piccolo rovesciamento di fronte. E, come promesso, il crescendo del Rally, ogni giorno diverso, ogni giorno più intenso, forte. La lunghezza della Speciale, l’intricato dedalo di piste a volte nella foresta quasi impenetrabile, e un grip spesso vicino allo zero sulle piste asciutte e polverose, penalizza le potentissime ma pesanti bicilindriche e favorisce il rientro delle leggere e agili “mono”. Con le prime si rischia di andare lunghi sui bivi e sulla frenata, con le seconde si è più precisi, soprattutto nella navigazione stretta. Giornata di riscosse. Pietro Degiacomi, GasGas Africa Dream, che il primo giorno era affondato per un paio di errori di navigazione, si è riscattato e ha vinto la tappa. Alle spalle del giovano bresciano il Campione in carica Thomas Marini, Husqvarna Solarys, che ieri era rimasto in panne di carburante, e al terzo posto un altro rientro eccellente, quello di Leonardo Tonelli, Beta, uno dei giganti, in tutti i sensi, della specialità. Degiacomi sale al comando del Sardegna Rally Race, Tonelli passa al secondo posto, al terzo ecco Mattia Capuzzo, KTM, molto costante e regolare, secondo il primo giorno, quarto il secondo. Montanari, Husqvarna, leader inaugurale del Rally, scende al quinto posto.

A proposito di giganti si arriva alla sfida delle bicilindriche, che anima un lotto sempre più numeroso di autorevoli pretendenti. Con il quarto posto del primo giorno e il sesto di oggi, Jacopo Cerutti, Aprilia GCorse, è quarto assoluto, e fino a non molto tempo fa avremmo fatica a crederci vista la natura delle moto. L’eterno rivale, il Gigante di Lumezzane Alessandro Botturi, Yamaha, è poco indietro, settimo assoluto a un minuto e mezzo. Con la stessa moto Matteo Drusiani è nei dieci, e terzo di classe è Maurizio Gerini, il primo giorno in difficoltà con la grossa e potente Ducati, ma prontamente “riallineato” il secondo. Penalizzato, invece, l’asso francese Antoine Meo. Rally Raid TT è la tre-giorni del Sardegna Rally Raid, ma l’evento accoglie anche la terza e la quarta giornata dell’Italiano Motorally. La classifica è ricavata dall’assoluta di Tappa e registra vincitore Pietro Degiacomi.

Le Auto. Prima di tutto un nostra culpa, vincitori della prima Tappa delle auto sono Alessandro e Emiliano Tinaburri, Yamaha. In un primo tempo erano stati indicati Mengozzi-Tassile, ma l’equipaggio Toyota è poi stato penalizzato in serata. Torniamo adesso nel presente, alla seconda Tappa del Sardegna Rally Raid tracciata nel paradiso dei Rally sul Monte Lerno. A fare la differenza sono i 104 chilometri del settore cronometrato di Filigosu, vinta da Alfio Bordonaro e Stefano Lovisa su Suzuki Gran Vitara gruppo T1 con un tempo di 2h02’30”6.

Secondo crono assoluto e primo nel gruppo T2 per Abeniacar-Sbaraglia (Suzuki Gran Vitara, a 7’54”6), che hanno preceduto Morra-Tironi (Suzuki Gran Vitara T2, a 10’04”9). Quarti Manuele Mengozzi ed Elisa Tassile, campioni Cross Country in carica in gara su Toyota Hylux Overdrive T1 che hanno completato la Filigosu con un ritardo di 11’37”4 precedendo Alessandro ed Emiliano Tinaburri, che su Yamaha Yxz R1000 gruppo T4 erano in testa alla classifica dopo la giornata di ieri e il breve tratto cronometrato di Ittiri. Decimo assoluto e primo nel T3 il Can Am Maverick X3 di Lipani-Marcon, che nei 104 km hanno accumulato 1h44’35”4 di ritardo.

Out, Borsoi-Pellini (Can AmMaverick X3 T4), fuoristrada a Ittiri, e Codecà-Menetti (Suzuki Gran Vitara T1), rientrato nel paddock dopo il primo tratto odierno per guasto meccanico.

Gran lavoro per cronometristi e ufficiali di gara per riscrivere le classifiche alla luce delle varie penalità comminate, e anche di certi assistenti costretti a recuperare mezzi di gara non propriamente usciti dalla vetrina ma dagli intrichi della foresta del Monte Lerno.

In virtù della performance sulla seconda tappa, Alfio Bordonaro e Stefano Lovisa portano la gialla Suzuki Gran Vitara al comando del Sardegna Rally Raid.

Un giorno to go. Domenica, 18, ultima Tappa della prima edizione del Rally. Ancora 300 chilometri di eccellenza dell’esperienza. Non sarà una passerella, Tiziano Siviero, AC Sassari e gli sterrati della Sardegna garantiscono.

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17 Maggio 2025