Quattro Corsie Alghero-Sassari, che fine ha fatto la “proposta Mannoni”?

Approvata con decreto del Ministero avrebbe ridotto gli espropri ed evitato l’abbattimento delle case.

Percorrendo in retromarcia la storia della nuova strada Alghero–Sassari ci si imbatte in una serie interminabile di rinvii, conferenze, sparizioni di finanziamenti e intoppi vari, tanto che invece della storia di una “direttissima” sembra di percorrere una tortuosa mulattiera in disuso da anni. Se c’è qualcuno che è stato capace di districarsi agevolmente in questa storia è sicuramente Carlo Mannoni. Da studente algherese d’adozione, è stato Assessore Regionale ai Lavori Pubblici dal 2004 al 2009 e uomo di grande esperienza in materia di opere pubbliche dopo aver ricoperto ininterrottamente per 10 anni il ruolo di Coordinatore Generale dell´Assessorato dei Lavori Pubblici della Regione Sardegna.

Soprattutto nel biennio 2006-2007 si fece promotore di una particolare proposta progettuale, conosciuta dagli addetti ai lavori proprio come “proposta Mannoni”, che consisteva in una serie di varianti al progetto del lotto n°1 da Alghero a Rudas della nuova Strada Statale 291. Il tutto, come riconosce oggi lo stesso ex Assessore Regionale, grazie all’ottimo lavoro di collegamento tra territorio algherese e Giunta regionale svolto da un giovane Consigliere regionale, Mario Bruno, oggi Sindaco di Alghero.

I punti salienti della proposta erano sostanzialmente due: la riduzione dell’asse stradale nel tratto finale della Strada Statale in prossimità dell’abitato di Alghero attraverso la riduzione dell’aiuola spartitraffico centrale da 6 a 3 metri di larghezza; la declassificazione da Statale a Extraurbana di Scorrimento del tratto di circonvallazione che dalla Taulera porta fino al Carmine, questo per garantire maggiore flessibilità nella gestione amministrativa della strada ma soprattutto per ridurre gli espropri obbligatori, 6 metri per ogni lato. Minor impatto ambientale e riduzione degli espropri, grazie ai quali sarebbero state salvate da abbattimento certo le case di civile abitazione come quella della Famiglia Casu-Paddeu (GUARDA).

Con queste basi l’ipotesi dell’allora Assessore Regionale ai Lavori Pubblici ebbe il grande merito di mettere d’accordo tutti, Comune di Alghero, Anas, Ministero delle Infrastrutture, Ministero dell’Ambiente ma soprattutto espropriandi, comitati e associazioni ambientaliste. Associazioni ambientaliste che oggi, al netto del Gruppo di Intervento Giuridico (LEGGI), forse perchè troppo impegnate nella stupida lotta contro la cultura musicale, hanno lasciato soli gli espropriandi a difendere l’agro storico e le colture tipiche di Alghero.

Dopo questi importanti risultati, oggi, quando la storia della “direttissima Alghero – Sassari” sembra essere al punto d’arrivo, che fine ha fatto la “proposta Mannoni” approvata nel 2007 dal Ministero delle Infrastrutture con Decreto Di.Co.Ter? Perché durante la conferenza di servizi dello scorso 2 Settembre il Comune non ha riferito anche queste osservazioni con il fine di diminuire ancora di più l’impatto ambientale e salvare le case di civile abitazione? Intanto lunedì 14 si terrà ad Alghero l’incontro tra Ministero dell’Ambiente, Ministero dei Beni Culturali, Anas e Comune finalizzato alla valutazione degli aspetti paesaggistici, archeologici e ambientali con sopralluogo sul tracciato.

Ancora una volta dunque Comune di Alghero, ambientalisti, Università di Urbanistica saranno chiamati a difendere il meraviglioso paesaggio algherese magari riaggiornando la “proposta Mannoni”. “Dove la politica anche solo intravede una soluzione deve far di tutto per raggiungerla soprattutto per tutelare il territorio”. Le parole di Carlo Mannoni, indicano chiaramente quale sia la “direttissima” da percorrere.

Valdo Di Nolfo, 4 Settembre 2015