“Pul, comparto in ginocchio”

L'opinione di Michele Pais, consigliere regionale Lega

L’atteggiamento isterico compulsivo dell’amministrazione Bruno, teso a cercare di dare un senso nell’ultimo mese di mandato a 5 anni di nulla totale, oltre ad essere ridicolo è anche dannoso.  Si sprecano così danari pubblici in inutili brochure e tentativi di approvazione di strumenti urbanistici  e regolamenti importanti, a mero ed esclusivo senso elettorale.  L’ultimo è il caso del PUL, all’attenzione della Commissione competente. Invero, alla luce della normativa sulla proroga delle concessioni demaniali marittime introdotta dal Governo e soprattutto dei decreti di riordino previsti, e di cui il Ministro Centinaio ha ampiamente dato notizia, è evidente l’impatto sulla normativa regionale e in particolare sulla Legge regionale 12 giugno 2006, n. 9 nonché sulle Linee Guida per la predisposizione del Piano di Utilizzo dei Litorali approvato con la Deliberazione RAS n. 25/42 del 2010.

La volontà ostinata di questa amministrazione di approvare il PUL, non è frutto di un impegno con il territorio e per il territorio ma è esclusivamente quella di poter affermare di aver fatto qualcosa per assumersi un merito che non c’è. Questa amministrazione farebbe bene a rileggere con attenzione gli art. 10, 12 e 13 delle linee guida Regionali, infatti, una approvazione del PUL in un contesto di riordino a livello nazionale della materia delle concessioni demaniali vuol dire esporre l’amministrazione comunale a inevitabili contenziosi con i balneari. Inoltre, non posso non osservare che l’approvazione del PUL negli ultimi giorni della consigliatura è in realtà strumentale al contrasto delle iniziative prospettate a livello nazionale e locale dalla Lega. Mi riferisco all’impegno, oggi realtà fino a tutto il 2020, di allungare, strutturalmente, il più possibile la “stagione balneare” con tutte le iniziative del caso, in linea con la modificata normativa nazionale da parte della Lega e, nello specifico, ad opera del Ministro Centinaio e del Sottosegretario Lucia Borgonzoni. 

E allora non si comprende come sia possibile predisporre un PUL che ha, ad esempio, riferimenti temporali precisi circa il montaggio e lo smontaggio delle attrezzature balneari se la Regione e lo Stato sta riordinando la materia volendo consentire la maggior permanenza possibile delle attrezzature in spiaggia per allungare la stagione balneare. Insomma, l’ennesimo pasticcio contrabbandato da successo, che creerà solo danni, primo fra tutti quello di mettere in ginocchio un intero comparto imprenditoriale strategico nell’economia e nei servizi cittadini.

2 Aprile 2019