Porto Conte richiama Alghero: protocollato un atto sulle ingiustizie subite

Porto Conte insiste: essenziale la costituzione di un comune a se. Protocollato un atto con le ingiustizie subite, frutto dell'abbandono

Porto Conte non è solo quella sagoma lontana da mirare dai bastioni al tramonto sorseggiando un aperitivo. Il Comitato Rinascita della Bonifica avverte il Comune di Alghero E’ stato protocollato questa mattina presso gli uffici a Sant’Anna l’ultimo atto della vicenda inerente le profonde ingiustizie che vivono i residenti dei territori di Porto Conte. Due fitte pagine, indirizzate al sindaco, agli assessori e ai consiglieri comunali dove si evince la determinazione del Comitato Rinascita della Bonifica nel vedersi riconosciuti i diritti di cittadini, con o senza Alghero quale interlocutore istituzionale. E’stata richiesta la costituzione di un tavolo tecnico urgente per la risoluzione dei problemi, da affrontare uno a uno, con concretezza e rapidità.

Alcuni stralci della lettera protocollata: “I motivi della richiesta di separazione sono palesi: Porto Conte è abbandonato, le amministrazioni egoiste e centraliste hanno sempre pensato di prendere dal nostro territorio, senza dare il giusto in cambio. Tutto questo è inspiegabile, insostenibile e non più tollerabile. Alghero è il nono Comune più esteso della Sardegna e il secondo più popoloso tra i più estesi. La gestione di un territorio così ampio non è mai stata e non è semplice per l’amministrazione algherese tanto che, la zona di Porto Conte, da decenni è dimenticata. Ad oggi, di fatto, siamo una delle zone a più alto potenziale di sviluppo sostenibile ma tra le più povere di infrastrutture e servizi di tutta la costa sarda. Questo significa migliaia di posti di lavoro mancati nell’agricoltura e nel turismo. Posti di lavoro per Alghero dei quali anche i residenti in città dovrebbero chiedere conto alla politica locale. Anziché essere uno dei maggiori attrattori di lavoro della Sardegna nord occidentale, i nostri giovani emigrano, gli anziani svendono le terre e chi resta soffre di una condizione di vergognoso abbandono. Il PPR di Soru, al quale le amministrazioni algheresi non hanno risposto con un serio PUC, ha poi dato il colpo di grazia.”

red, 22 Luglio 2014