Pensioni, il 5% delle più ricche costa quanto il 44% di quelle più povere

In Italia la sproporzione tra pensioni minime e pensioni d’oro si fa sempre più evidente. A dimostrarlo ancora una volta è una nuova ricerca dell’Istat sui dati del 2011 rivelando che 861mila pensionati, cioè coloro che si trovano nella fascia più ricca, costa allo stato quanto i sette milioni di quelli che si trovano nella fascia sotto i mille euro, vale a dire il 44% dei pensionati. In sostanza il 5,1% dei pensionati, che intascano un assegno da almeno 3 mila euro al mese, assorbono 45 miliardi di euro l’anno, una cifra di poco inferiore a quanto costano complessivamente le pensioni dei 7,3 milioni di pensionati con assegno sotto i mille euro. In sostanza il 5,1% del totale dei pensionati assorbe il 17% della spesa totale per le pensioni italiane. Ancora più forte è poi il divario tra donne e uomini, quest’ultimi infatti rappresentano il 76,3% dei pensionati sopra i tremila euro al mese, vale a dire quasi otto su dieci.

Differenze tra maschi e femmine – Sempre secondo i dati Istat, nel raffronto con l’anno precedente emerge che a fronte di una complessiva diminuzione del numero di pensionati di circa 38 mila unità, la spesa totale è aumentata di 4,6 miliardi di euro perché nel frattempo è aumentato il gruppo che percepisce più di tre mila euro mensili, salito di 85 mila unità facendo registrare un +10,9%. Sempre nel 2011 inoltre si è verificata anche una diminuzione dei pensionati sotto i mille euro con un -3,3%, vale a dire quasi 250mila persone in meno. Da rilevare infine che nel 2011 quasi un quarto dei pensionati era destinatario di un doppio assegno mensile.

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11 Novembre 2013