Non accettano il figlio down, mamma e papà lo avvelenano col disinfettante

"Così ha smesso di soffrire" hanno detto i genitori del piccolo Lucas ai poliziotti. Una storia terribile che arriva dalla Louisiana. Erika Wigstrom e Cesar Ruiz, che già in passato avevano tentato di uccidere il bimbo, sono ora in carcere.

Quando gli agenti le hanno chiesto il perché di quel terrificante gesto, la 20enne Erika Wigstrom ha risposto: “Volevamo porre fine alle sue sofferenze”. La donna ha confessato di aver ucciso, con il marito coetaneo Cesar Ruiz, il figlio di 17 mesi, avvelenandolo. La coppia della Louisiana non aveva mai accettato il fatto che il loro bambino fosse affetto dalla sindrome di down. Così al povero bambino, secondo le accuse, è stata somministrata una dose di liquido disinfettante per le mani, profumo e rum all’interno del tubo di alimentazione. Il bimbo, Lucas Ruiz, nato anche con una malformazione cardiaca, era stato ricoverato in un ospedale di New Orleans, ma era morto poco dopo l’arrivo. L’autopsia ha rivelato che nel suo sangue c’era un livello alcolemico di 0,280 che equivale a tre volte il limite consentito a un guidatore nello Stato americano. L’omicidio risale al 24 gennaio scorso, ma i due genitori sono stati incriminati solo pochi giorni fa.

“Il Signore ha voluto dare delle ali da angelo a Lucas per farlo tornare nel suo regno per sempre”, avrebbe detto la mamma di Lucas nell’interrogatorio con la polizia. Il padre in passato era già stato arrestato per aver cercato di uccidere il bambino iniettando del rum nel tubo di alimentazione. Cesar se l’era cavata con dei danni cerebrali. “Sarebbe stato meglio che fosse morto”, disse all’epoca il 20enne alla moglie. E stavolta è andata molto peggio. La donna dovrà ora rispondere di omicidio di primo grado, mentre l’uomo è accusato di atti di crudeltà nei confronti di un minore. Entrambi sono ora dietro le sbarre.

Tratto da www.fanpage.it ©

Biagio Chiariello, 15 Marzo 2014