Neverland: l’Isola che non c’è

E anche quest’anno la Sardegna sara’ presente al World Travel Market, fiera Turistica internazionale tra le piu’ importanti nel mondo.

Tanti anni fa’ il “World Travel Market” era una delle poche occasioni di contatto per il B2B (Business to Business) e, considerando che allora il B2C (Business to Clients) era praticamente inesistente, la partecipazione di vitale importanza. La metodologia di promozione era ben diversa da quella attuale: Chi infatti partecipava come possibile acquirente aveva ben chiaro la localita’ che cercava, causa anche il numero limitato di localita’ turistiche in rapporto ai giorni nostri, e, tra i vari stand, era certo di poter soddisfatto le proprie aspettative.

Oggi, con l’avvento di Internet, ma sopratutto dell’evolversi del Turismo, la tipologia di promozione e’ cambiata e la dimostrazione ne e’ il fatto che chi ha il compito di organizzare la fiera si e’ adeguato ai tempi ospitando la stessa in “Venues” (sedi) molto piu’ grandi: Si e’ passati infatti dall'”Olympia” prima, all'”Earl’s Court” poi, per arrivare infine all’ Excel di oggi. La motivazione e’ data dal fatto che, oltre al numero di localita’ sicuramente superiore a trent’anni fa’, queste Fiere permettono sia di ospitare piccoli stand come allora, oggi sfrtuttati da aziende specializzate in servizi annessi al turismo, ma, sopratutto, Stand Immensi dove qualsiasi paese/nazione che vuole far conoscere le proprie caratteristiche, attraverso il proprio collocamento all’interno dei vari Macro Segmenti di Mercato (Vedi Leisure, Culturale ecc ecc) lo fa ricreando piccoli angoli di mondo:

Infatti, se un tempo lo scopo primario di questa fiera era il mettere a contatto il piu’ alto numero di operatori di paesi gia’ conosciuti, oggi, con l’avvento di Internet che permette il contatto tra varie aziende 365 giorni l’anno, il vero scopo e’ quello di: * Per nuove realta’ farsi conoscere distogliendo l’attenzione dei potenziali acquirenti da localita’ note e, attraverso l’emotivita’ e altre tematiche di vendita ben collaudate, cercare in tutti i modi di creare interesse verso la propria’. * Per realta’ conosciute quello di rafforzare la propria leader-ship attraverso il consolidamento dei rapporti gia’ acquisiti e magari ampliando l’offerta

Entrambe pero’ hanno un denominatore comune: “Promuovere un luogo attaverso le proprie carattersitiche (SWOT ANALISYS) scioccando i presenti alla fiera per poi, una volta che questo luogo sara’ globalmente riconosciuto, garantire contratti certi per tutte le realta’ locali (vedi Albeghi e servizi annessi)”… MAI VICE VERSA.

Questo e’ il motivo per cui i vari paesi, attraverso i propri Stand che per un’operazione di Marketing riportano il nome tradotto rigorosamente in Inglese in modo da essere riconosciuti globalmente (Egitto/Egypt, Spagna/Spain, Croazia/Croatia, Cipro/Cyprus, Grecia/Greece, o addirittura Regioni all’interno delle stesse Catalogna/Catalonia) si aprono al mondo attraverso Costumi Tipici, Balli, Canti, Aperitivi e Drink locali (Vedi Rum per i paesi caraibici, Vodka per i paesi dell Est, Serrano per la Spagna) e la riproduzione di Monumenti in miniatura (vedi Piramidi, Anfitetri Romani) che hanno, come scopo finale, quello di promuovere il proprio paese attraverso un mix di emozioni che fanno si’ che ogni possibile acquirente rimanga estasiato dalla ricchezza di ogni territorio e lo proponga nel proprio catalogo:

Stand dopo Stand infatti, si ha la possibilita’ di vivere un’ esperienza del luogo talmente reale che il film “Il giro del mondo in 80 giorni”, in confronto, puo’ sembrare un giochetto da ragazzi.

Il tutto pero’ fino al raggiungimento di uno Stand che si offre al mondo intiero nel modo piu’ becero: lo stand e’ quello dell’Enit che dovrebbe avere il compito di promuovere il Turismo in Italia attraverso le proprie caratteristiche ma che si presenta con metri e metri di banchetti che ricordano i check-in presenti in qualsiasi aereoporto del mondo. All’interno di questo stand c’e’ una regione che vive nel piu’ totale anonimato visto il nome che campeggia a lettere cubitali ma che e’ incomprensibile ai piu’: lo stand della SARDEGNA. Sardegna infatti, nella lingua Inglese non ha nessun significato, come d’altronde non hanno nessun significato “Grecia” o “Egitto” proposti nella lingua nativa: si pensi infatti quanto sarebbe surreale se altri paesi si presentassero come Ελλάδα (Grecia) o مصر (Egitto): La “SARDEGNA” invece lo fa’ orgogliosamente

E allora, a quei pochi che avranno la fortuna di imbattersi accidentalmente nel nostro piccolo banchetto non rimarra’ altro che scambiare bigliettini da visita con gli addetti di qualche Struttura ricettiva (gli unici presenti) che hanno il solo intento di piazzare la propria struttura, tematica di vendita paragonabile a quella di piccole aziende specializzate in servizi annessi al turismo (vedi carte telefoniche internazionali, gadget ecc ecc).

Ad altri invece, che sono stati contattati preventivamente per partecipare alla presentazione della Sardegna all’interno di qualche meeting room (con la speranza che l’ingresso non sia a numero chiuso – vedi riproposta del workshop svoltosi ad Alghero lo scorso Ottobre che non ha portato nessun risultato concreto), tra una presentazione e l’altra del nostro territorio, magari in Power Point, non rimarra’ altro che invidiare i propri colleghi sparsi tra uno stand e l’altro che, tra un Rum e una Vodka, assistono a balli e canti tipici nel piu’ totale divertimento facendo si’ che, una volta finita la riunione, prenoteranno al piu’ presto una vacanza in uno dei luoghi dove il divertimento e’ garantito (Sicuramente non in Sardegna) per recuperare il tempo perduto.

Per i piu’, invece, che non conoscono la lingua Italiana e non sono stati cosi’ fortunati da imbattersi nel nostro umile banchetto o aver partecipato ai vari incontri organizzati, la SARDEGNA, ancora un volta, non sara’ nient’altro che il sinonimo di NEVERLAND: “L’isola che non c’e'”.

2 Novembre 2012