“Maria Pia, il lavoro fatto ha lasciato una traccia concreta per chi è venuto dopo”
L'opinione di Mario Conoci, ex sindaco di Alghero

Ho letto con interesse – e anche con una certa sorpresa – la “visione” espressa dal sindaco Cacciotto e dall’assessore Corbia riguardo al lungomare che collega Alghero a Fertilia. Secondo quanto riportato nel comunicato dell’amministrazione, si tratta di un progetto che rappresenta l’idea di città del futuro. Ebbene, non posso che notare con soddisfazione quanto questa visione somigli, anzi corrisponda esattamente, a quella che ho costruito durante il mio mandato, insieme all’assessore Emiliano Piras e alla mia coalizione. Siamo stati noi a reperire i fondi dalla regione con una azione dei sindaci sardi che hanno preteso un fondo progettazioni, ad affidare l’incarico all’ingegner Sergio Murgia e a definire gli indirizzi progettuali per la riqualificazione di quel tratto fondamentale del nostro litorale ed infine a concordare col progettista il bellissimo risultato finale.
Questa piena coincidenza di idee non può che farmi piacere. È il segno che il lavoro fatto ha lasciato una traccia concreta e utile per chi è venuto dopo. D’altronde, non è l’unico caso: esistono altri progetti – penso a largo Costantino a Sant’Agostino o alla riqualificazione della Pietraia che arriva anche da amministrazioni precedenti, ma potrei continuare con molti altri in ogni settore, che forse a questo punto sarebbe giusto elencare– che l’attuale amministrazione ha ereditato già pronti o in fase avanzata. E questo non è motivo di imbarazzo, ma un’opportunità da cogliere.
Per questo mi permetto di dire che sarebbe più corretto, e anche più trasparente verso i cittadini, riconoscere la continuità amministrativa che in molti casi è reale. Non si tratta di rivendicare meriti, ma di dare il giusto valore alla collaborazione e alla coerenza nei progetti per il bene comune. Capisco la voglia di imprimere un’impronta personale – è naturale – ma credo che lo si possa fare anche partendo da ciò che funziona, da ciò che è già stato pensato con attenzione e responsabilità. D’altronde, una parte importante dell’attuale maggioranza proviene proprio dalla mia amministrazione, e conosce bene il lavoro fatto che spero difenda e rivendichi con ancora maggior orgoglio rispetto a quanto fatto sinora.
In quest’ultimo anno, ho volutamente scelto un atteggiamento di rispetto e discrezione, evitando polemiche e lasciando spazio a chi ha preso il testimone. Ho creduto, e credo ancora, in una transizione ordinata, che metta al centro l’interesse della città piuttosto che le appartenenze. Vorrei che questo spirito fosse reciproco. Perché alla fine ciò che conta davvero non è chi ha avuto l’idea per primo, ma che l’idea sia buona, utile e realizzata. E che venga raccontata con onestà, senza omissioni che rischiano di trasformarsi in bugie. Perché, come spesso si dice, la verità cammina con passo sicuro. E non ha bisogno di essere riscritta.