Lubrano: «Sogeaal, di cosa stiamo parlando?»

Il presidente di Patto Civico interviene sulla questione aeroporto e Sogeaal.

L’ aeroporto di Alghero è senza dubbio la principale infrastruttura di un’area vasta che va ben oltre il territorio che comprende Alghero, Sassari e Porto Torres, ne consegue che la Sogeaal, la società che lo gestisce, è una attività strategica fondamentale.

La decisione presa a fine 2014 da parte della Giunta Pigliaru di voler porre in vendita l’80% delle quote della SOGEAAL è un segnale chiaro da parte della  Regione Sardegna: la Sogeaal non è più così strategica e non è più di interesse pubblico.

Le ragioni per le quali si “privatizza” una società controllata dal pubblico nascono solitamente da considerazioni di opportunità economica, di sostenibilità finanziaria e di capacità gestionale.

Nel caso di Sogeaal non parliamo di una municipalizzata, le cui utilità in Italia spesso non hanno coinciso con la reale esigenza di un servizio pubblico; parliamo invece di una società per azioni a totale capitale pubblico che non è nata per erogare servizi più o meno generici che altre società private possono erogare, ma è nata per consentire ad uno scalo, quello di Alghero, di poter “competere” con altri scali di altre destinazioni ed anche di fungere da supporto strategico alla collettività. Sogeaal assolve quindi ad una pubbica utilità; è vero che produce perdite ma d’altro canto genera ricavi per il territorio, che contribuisce con le imposte locali e regionali a “rifondere” quanto investito nella stessa. In molti rilevano delle difficoltà croniche di gestione, di bilanci che non si riescono a chiudere positivamente; se tali risultati, di cui comunque la politica ha ampie responsabilità, derivano da scelte sbagliate da parte del management allora è corretto ed opportuno pensare ad una sostituzione di chi ha la responsabilità degli errori commessi.

Partendo da questi presupposti, pensiamo sia opportuno domandarsi quale sia il motivo che ha portato la Giunta Pigliaru a voler mettere in vendita la Sogeaal e quali siano i reali obiettivi di questa dismissione ala luce delle modalità scelte.

Si tratta di scegliere se mantenere da parte del pubblico, con la evidente giustifcazione del pubblico interesse o se affidare il tutto a privati, dove per definizione non si guarderà al pubblico interesse ma ad un interesse aziendale di natura privatistica.

Oggi vediamo che in sostanza, senza l’apporto di un advisor, la Regione ha indicato delle cifre per la ricostituzione del capitale: 11 milioni, di cui 2 milioni che la Regione aveva già a suo tempo erogato a Sogeaal (e questo evita alla Regione di andare contro la norma UE perchè non aggiunge ulteriori cifre per la ricostituzione del capitale sociale che verrebbe visto come aiuto di stato) e 9 milioni a carico di privati. In sostanza l’obiettivo è quello di ricostituire il capitale sociale che era originariamente di 7 milioni con un aumento di capitale a favore di capitali freschi da parte dei privati.

Qui si pone la prima perplessità: chi e con quale criterio ha stabilito che la società Sogeaal abbia un valore di 11 milioni di euro? Senza uno studio di un advisor certificato tale importo potrebbe non essere adeguato, forse è troppo basso, o forse è troppo alto. Anche perchè il privato che rileverebbe l’80% della Sogeaal versando 9 milioni di euro in danaro, si accollerebbe il debito della società che ad oggi risulta di 17 milioni di euro.

Si potrebbe pensare che, in un’ottica di investimento a lungo termine tale investimento e accollo del debito possa essere comunque sostenuto dal traffico elevato garantito da Ryanair il cui sostegno alle rotte arriva comunque dall’apporto della Regione.

Redazione, 3 Febbraio 2015